di Giorgio Cremaschi da facebook
LA STRAGE FERROVIARIA DI RUVO DI PUGLIA È COME QUELLA DI VIAREGGIO,
COME QUELLA DI CREVALCORE, COME ALTRI OMICIDI DI POVERI PENDOLARI E
FERROVIERI: È COLPA DEL MANCATO INVESTIMENTO SULLA SICUREZZA E DEL
TAGLIO DEL PERSONALE. CHI PARLA DI ERRORE UMANO È UN MASCALZONE .
Voglio fare un ragionamento semplice, mandando subito all'inferno chi
ora spenderà paroloni per non farci capire niente e continuare come
sempre.
Di fronte all strage ferroviaria di Ruvo di Puglia, di
fronte a quei ragazzi, lavoratori, donne e uomini assassinati solo
perché su un treno per poveri, io urlo che la sola colpa è di tutti
coloro che hanno tagliato gli investimenti sulla sicurezza e lo stesso
personale. Invece sento già parlare di errore umano, come se questo
esistesse davvero nel 2016 nei treni. In Svizzera la maggior parte delle
linee ferroviarie sono a binario unico, quanti incidenti ci sono? Il
sistema dei controlli informatici, la manutenzione continua, i
meccanismi di sicurezza e di arresto immediato della circolazione, non
appena qualche cosa non vada, il rinnovamento del materiale rotabile e
delle infrastrutture, i turni umani per il personale, tutto costruisce
un sistema di salvaguardia che impedisce disastri, come quelli che
invece sempre più spesso accadono nelle ferrovie italiane. Ma da noi si
parla di errore umano, vergogna!
A Crevalcore anni fa c'è stata una
strage, si è data la colpa ai macchinisti, opportunamente morti
nel'incidente. A Viareggio invece i macchinisti sono sopravvissuti, e
hanno contribuito a mettere in luce le criminali gestioni della
sicurezza che hanno provocato 31 morti bruciati vivi. Ma il processo per
i responsabili delle Ferrovie si avvia verso la prescrizione.
Quanti soldi si stanno buttando via per il traforo della ValleSusa ,che
non serve a niente e neppure sarà completato? Se con quei soldi si
fossero duplicate le linee ferroviarie ad alta pendolarità, si fosse
investito in sicurezza, in semafori di blocco, in personale, quanti
morti in meno ci sarebbero oggi? Ma i Notav e tutti coloro che hanno
sollevato la questione degli sprechi per le ferrovie ad alta velocità e
dei tagli per quelle per i pendolari, sono stati tacciati di essere
nemici della modernità. E i ferrovieri che per anni con i sindacati di
base si sono battuti perché a guidare i treni fossero due macchinisti e
non solo uno, sono stati accusati di corporativismo e fannullaggine. E
ora grazie alla legge Fornero un solo macchiniista dovrà condurre fino a
67 anni.
Tutte queste ragioni ed altre ancora alla fine risalgono
ad un'unica semplice causa: i tagli al trasporto pubblico ferroviario a
favore del profitto sulle tratte più redditizie e delle privatizzazioni.
Così il nostro paese, che nel trasporto ferroviario negli anni 70 e 80
del secolo scorso era diventato il più sicuro, ora sta diventando uno
dei più pericolosi d'Europa . E la UE vorrebbe che ancora più
tagliassimo sul trasporto pubblico.
Questi sono i ragionamenti
semplici e brutali che dovrebbero essere fatti di fronte ai nuovi poveri
morti. Invece si parla di errore umano, di accertamento delle
responsabilità e soprattutto di evitare troppo facili semplificazioni,
perché la realtà è complessa. MA ALMENO TACETE MASCALZONI!
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