domenica 15 luglio 2018

Qualche Domanda sulla Siria e sul "macellaio" Assad


Ci sono a sinistra filo assadiani e antiassadiani. I secondi sono dannatamente convinti che il sanguinario despota mesopotapico sia la causa di tutti i mali e non solo di quelli della Siria. Difficile essere assadiano, qualche sospetto sulla natura poco immacolata della famiglia Assad ti viene, ma difficile anche andare contro la logica. Molti a sinistra compreso in Potere al Popolo si dichiarano oppositori di Assad (alcuni sarebbero italo-sirani) e affermano senza mezzi termini che l'oculista tiranno abbia represso nel sangue una genuina rivolta popolare, poi infiltrata da milizie straniere. Fatto sta che i famosi ribelli moderati però si sono poi uniti volentieri alle bande di tagliagole, della serie il nemico del mio nemico è mio amico. Aleppo Est non sarebbe stata occupata da Al-Nusra e Daesh, che tenevano sotto scacco la popolazione con largo uso dela violenza,  ma era un laboratorio all'aperto di democrazia e ribellione al tiranno. I  White Helmets, ripresi più volte in bella posta durante le decapitazioni di soldati siriani, sarebbero degli eroi e gli attacchi chimici piena responsabilità del regime siriano, malgrado le smentite dell'OPAC che parla di tracce di generici composti al cloro, che vuol dire tutto e non vuol dire niente, e non dice nulla nemmeno sul chi li abbia usati. Dopodichè se i sirani con l'aiuto dei russi (formalmente richiesto dal governo siriano), cercano di liberare le zone occupate militarmente dai jihadisti, parlano disinvoltamente di genocidio, facendo eco a Formigli e a Rura Jebreal. Manco a dirlo l'unica fonte attendibile di informazioni sarebbe l'Osservatorio per i Diritti Umani con sede in un sottoscala londinese e gestito da una ex militare ferocemente antiassadiano.
Ora,  se si comprende benissimo l'odio che alcuni fuoriusciti siriani hanno per Assad, difficile comprendere come molti, che siriani non sono, possano far finta di non vedere la realtà, ignorando le ingerenze straniere di sauditi, turchi, francesi, e americani, tutti prodighi verso i ribelli, e giustificando le invasioni di campo di uno stato sovrano da parte di israeliani e USA che più volte hanno bombardato postazioni dell'esercito regolare siriano facendo diverse vittime. La contraddizione più grande però è riassunta in un semplice interrogativo a cui nessuno di questi compagni vuole riposndere: cosa era giusto fare? Una volta assodato che la rivolta pacifica è stata strumentalizzata da potenze straniere ed egemonizzata dai jihadisti che si fa? Si consegna il paese nelle loro mani e ci si ritira in buon ordine? Attendo risposta.

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