da marx21
Con un apposito comunicato del ministero degli esteri la Russia ha annunciato che secondo le ultime informazioni, nell’attacco del 21 agosto nei pressi di Damasco le armi chimiche sono state usate dall’opposizione e non dal regime del presidente Assad. Le accuse nei confronti dell’esercito si basano su informazioni non verificate e l’offensiva scatenata dai media occidentali e regionali conferma che si tratta dell’ennesima provocazione programmata in anticipo.
La copertura mediatica dei continui scontri a Damasco e’ ben lontana dalla realta’. Chiariti i particolari e verificati i fatti esposti nei servizi dei telecanali regionali, il quadro sarebbe il seguente. Nella prima mattina del 21 agosto, si legge nel comunicato del ministero degli esteri, questa zona e’ stata colpita dall’opposizione con un missile rudimentale, analogo a quello lanciato dai terroristi il 19 marzo a Khan al-Asal (alle porte di Aleppo) e contenente una sostanza tossica non ancora individuata.
Per indagare sulle armi chimiche il 20 agosto in Siria e’ iniziata la missione degli esperti delle Nazioni Unite. Secondo gli esperti russi, e’ possibile che i gruppi terroristici usino sarin o gas nervino, come quello utilizzato nel 1995 dalla setta Aum Shinrikyo nella metropolitana di Tokyo.
Un commento del professor Ghennadij Prostakiscin, del Centro nazionale della medicina delle catastrofi:
Non so se in Siria vi sia sarin o no. Ma ricordate tutti la storia di Saddam Hussein e le accuse a lui rivolte dagli americani che poi non sono riusciti a trovare ne’ sarin ne’ altre sostanze tossiche. E’ molto probabile che adesso con la Siria succeda la stessa cosa”.
Alcuni esperti occidentali dubitano che si tratti del sarin e invitano a non affrettarsi a trarre conclusioni dai video pubblicati in rete subito dopo l’attacco.
In essi, sottolinea Jean Pascal Zanders, esperto delle armi chimiche e biologiche presso l’Istituto dell’Unione Europea per la sicurezza, vediamo che i soccorritori non portano tute speciali. Se si trattasse veramente di sarin, sarebbero gia’ morti.
Il fatto che questo attacco sia capitato subito dopo l’arrivo della commissione dell’Onu per le armi chimiche, secondo la diplomazia russa, induce a pensare che abbiamo a che fare con i tentativi di far saltare la conferenza di Ginevra, per la cui preparazione gli esperti russi e americani si riuniranno il 28 agosto.
L’opposizione non ha niente da perdere e cerca di coinvolgere a tutti i costi l’Occidente perche’ non riesce a vincere. Per questo, dice l’analista Serghej Demidenko, cerca di convincere tutti che il regime di Assad sarebbe sanguinario e disumano.
Gli attacchi chimici vengono immancabilmente segnalati dai telecanali finanziati dagli sponsor dell’opposizione, e cioe’ dalle monarchie petrolifere del Golfo Persico. Dice Serghej Demidenko:
Appena l’America ha annunciato di essere pronta ad intervenire, qualora in Siria fossero trovate arme chimiche, Al-Jazeera annuncia di averle gia’ trovate. Appena il gruppo degli esperti si e’ sbarcato in Siria, al-Arabiya comunica che le armi chimiche vengono usate dall’esercito.
Riunitosi d’emergenza il 21 agosto il Consiglio di sicurezza ha sottolineato la necessita di un’accurata indagine sull’ultima tragedia di Damasco. Secondo la Russia, per una minuziosa inchiesta sara’ sufficiente l’impegno dell’attuale gruppo degli esperti internazionali.
venerdì 23 agosto 2013
Una provocazione di bassa lega
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