martedì 27 agosto 2013

L'inutile movimento

Abbiamo fatto manifestazioni oceaniche di milioni di uomini e donne, abbiamo speso parole, sudore e impegno, abbiamo prodotto analisi accurate e favorito confronti aperti senza mai cedere all'ideologia, abbiamo messo sul tavolo un'unica irrinunciabile discriminante: il NO alla guerra. Non è servito a niente, noi anime belle, il movimento, non siamo riusciti a fermare la macchina della guerra. Adesso siamo pronti a dire no all'ennesima guerra, quella contro la Siria, portata avanti da quegli stessi potenti che ci siamo trovati di fronte in mille altre guerre e che indossano la maschera dei buoni e dei volenterosi. Ma non servirà a niente di nuovo. Se non compiamo il passaggio definitivo verso la maturità, non conteremo mai niente e non potremo mai sederci al tavolo dei potenti per imporre le nostre condizioni. Un tempo di chiamavano "la quarta potenza mondiale" noi del movimento, ma è stato un battito di ciglia, la nostra gloria è durata il tempo necessario perché il fiume carsico, che momentaneamente era emerso,  riprendesse il suo percorso abituale, alla fine la quarta potenza è diventata un ricordo impresso nei filmati e nella carta stampata. 
La nostra forza, il non volersi rispecchiare nel potere, noi che il potere lo combattiamo, è anche la nostra debolezza. Cosa siamo in fin dei conti? Siamo solo una moda passeggera, un fenomeno di costume, un libro di favole, un racconto buono per l'album dei ricordi e per dare un senso alla vita di chi non ha un Dio o non è abbastanza cinico. 
Bisogna fare subito ciò che è giusto fare: ci occorre un gruppo di menti raffinate a livello planetario capace di creare un'organizzazione ramificata, con un suo programma definito, un network che abbracci tutto il globo. Prendiamo il potere, dalle metropoli alle campagne. Prendiamo il potere con la fede, con il senso di giustizia, con la volontà e con il sapere. Niente più nichilismo né tentennamenti. 
Dobbiamo davvero diventare una potenza, allora si che potremo dire no alla guerra, sul serio.


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