venerdì 11 aprile 2014

Statali se non altro

Statali fannulloni, parassiti, cialtroni. Grazie, grazie! I cattivi statali, poveri con il vizio della 104, affamati di social network antinoia e vaccinati alla muffa delle scrivanie, cittadino che riverberi le litanie del potere sul piattume lucidato della tua indifferenza, sono quelli che ti permettono di esistere. 
Dove vai se non hai insegnanti, medici, impiegati e burocrati che ti complicano la vita? Siamo la linfa, i gangli, il nervo scoperto, il sudore e il sangue di un plantigrado affamato, lento ma inesorabilmente necessario. 
Se non vi va bene cercate un altro modo di scontare gli anni persi a vivere accovacciati nella pancia del mostro, ma non ci rompete. 

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