sabato 19 maggio 2018

Cronache feisbucchiane

Thomas Fazi
Sono più cazzoni i sinistrati che criticano il programma M5S-Lega perché non ci sono le coperture (come se l'aumento del deficit fosse un problema in sé) o M5S-Lega che ignorano (fanno finta di ignorare?) che sarà molto difficile se non impossibile ottenere dall'Europa il placet a un aumento del deficit? #quesitodelgiorno

Breve lezione di economia politica per i giornalisti: non si scrive "lo spread sale a..."; si scrive "la BCE lascia salire lo spread a...". Il tasso di interesse (lo spread), infatti, non lo decidono i mercati ma lo fissa la banca centrale.
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E niente. Uno passa due giorni a tirare fuori fonti su fonti - da Paul De Grauwe alla BCE alla banca centrale svizzera - che dicono senza mezzi termini che da un punto di vista operativo la cancellazione dei titoli di debito detenuti da una banca centrale (e la conseguente riduzione del valore degli attivi della bc) non comporta alcun problema in quanto "la banca centrale non ha bisogno di capitale (a differenza delle aziende private)" e dunque "può vivere perfettamente con capitale netto negativo", come scrive De Grauwe.
Poi arriva Tommaso Monacelli, un altro genio della Bocconi, che su Lavoce.info ti scrive che in caso di cancellazione "la perdita [della banca centrale] dovrebbe essere ripianata con maggiori entrate per ricapitalizzare la banca centrale stessa, che non potrebbero che venire dal bilancio dello stato attraverso maggiori tasse".
Insomma, nel meraviglioso mondo dei bocconiani, non solo le banche centrali non devono finanziare i governi; ma sono i governi a dover finanziare le banche centrali.
L'articolo è qui: http://www.lavoce.info/…/la-folle-illusione-di-un-falo-da-2…. Solo per stomaci forti.
Credo che il cosiddetto caso Montante in Sicilia stia facendo luce su quella che è la Democrazia che abbiamo vissuto negli ultimi 25 anni di Seconda Repubblica.
In sostanza una banda di spioni dei servizi segreti, dei carabinieri e della polizia svolgeva attività di dossieraggio in favore di un presunto paladino dell'antimafia, tale Montante Presidente di Confindustria Sicilia. Montante ovviamente grazie a questa attività e alla conseguente capacità di ricatto influenzava tutto, comprese le nomine negli assessorati della Regione Sicilia. Parrebbe addirittura che due assessori li abbia nominati lui.
Nell'attività di questo gruppo sono a vario titolo coinvolti ed indagati esponenti di primo piano della politica regionale e nazionale. Si va da Schifani (ex Presidente del Senato), fino a Rosario Crocetta, l'eroico Sindaco "comunista" paladino dell'Antimafia diventato presidente della Regione e il piddino Lumia anche lui paladino dell'antimafia che addirittura secondo gli inquirenti avrebbe chiesto ad un suo sodale di accusare un innocente di estorsione per farlo sbattere in galera.

Servizi segreti, apparati dello stato infedeli, confindustria e tutto l'arco costituzionale dei partiti responsabili e perbene: da Schifani (Forza Italia) a Lumia (PD) per finire con Crocetta (Sinistra Alternativa). Se credete che a Roma le cose funzionino diversamente credo che state sbagliando.

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Se si vuole avere la certezza che i cosiddetti tecnici dell'economia, sono solo dei lacchè in vendita al miglior offerente basta sfogliare i giornali in questi giorni. Per esempio il sedicente Osservatorio sui Conti Pubblici dell'UniCattolica guidato da quel Cottanelli (contiguo al PD come area politica tanto è vero che ha lavorato per Palazzo Chigi con ia carica di "commissario anti sprechi" o qualcosa del genere) ha fatto circolare una tabellina da quattro soldi dove si sostiene che il programma del governo gialloverde costerà allo stato un buco di bilancio di 108 miliardi di euro circa. A rincarare la dose provvede oggi sulle colonne de #LaRepubblica un altro tecnico, tale Perotti (Università Bocconi) che ipotizza come il programma dei gialloverdi verrà a costare un buco di 170 miliardi. Ora, siccome sull'asse dei Numeri Reali 108 miliardi è diverso da 170 miliardi almeno uno dei due ha sbagliato i conti (e non di poco). Probabilmente i conti li hanno sbagliati tutti e due. Ecco, questa non è economia e non è informazione. E' solo roba per ciarlatani e per lacchè a servizio. Altrimenti (e come minimo) avrebbero presentato il loro "studio" con la seguente dicitura: "questo studio è una mera ipotesi di lavoro al quale si è arrivati sulla base delle ipotesi xyz e utilizzando la metodologia yk". Invece presentano una mera ipotesi (nulla di più che un giochino) come una Verità inoppugnabile e peraltro certificata dalla loro competenza (sic) tecnica. Un pessimo lavoro per se stessi, per l'istituzione per la quale lavorano, per i giornali dove scrivono e per l'economia ridotta a materia di propaganda fatta da ciarlatani.


Giorgio Cremaschi

VENENEZUELA: LA VERGOGNA DELLA UE
Ho tante ragioni per essere contro la UE, ma ora c'è anche la vergogna. Mi sono vergognato in Venezuela di essere un cittadino UE, formalmente così siamo catalogati agli aeroporti, per le parole di Flavia Mogherini. La rappresentante dell'Unione per la politica estera è uscita dal mutismo che l'ha colpita durante la strage dei palestinesi, i bombardamenti in Siria, le violenze naziste in Ucraina e tanti altri crimini internazionali, per intervenire sulle elezioni in Venezuela. La UE non le riconoscerà, ha detto.
Come fa la UE a non riconoscere la validità di elezioni cui ha rifiutato di mandare suoi osservatori, nonostante l'invito formalmente ricevuto? In base a che cosa disconosce un voto prima che ci sia stato, solo per gli ordini di Trump?
Il passato capo del governo socialista in Spagna, il moderato Zapatero da anni mediatore del dialogo tra governo e opposizioni, presente in Venezuela per il voto, ha posto la stessa domanda. Come si fa a disconoscere un voto prima che sia effettutato? Soprattutto perché esso viene effettuato con le stesse regole delle elezioni precedenti, mai contestate per la loro regolarità, soprattutto la volta che le opposizioni vinsero.
Come gruppo di osservatori internazionali siamo stati in una scuola dove si stanno organizzando nove seggi e abbiamo seguito l'organizzazione di uno di loro. Prima di descrivere la procedura di voto, vorrei però soffermarmi parlare sugli scrutatori e sui presidenti di seggio. In base alla legge essi sono gente del quartiere in cui si vota, estratti dalle liste elettorali e chiamati ad un compito che è considerato dovere civico e che si può rifiutare solo per comprovati motivi. Essi sono quindi tutta gente del popolo, la più semplice e normale, il volto segnato dalle fatiche quotidiane.
Il voto è integralmente elettronico. Il riconoscimento dell'elettore avviene con il suo documento e poi con l'impronta digitale del pollice. Solo se questa corrisponde al nome contenuto nel registro degli elettori si attiva il computer per il voto. A questo punto l'elettore accede allo spazio isolato e coperto, un tavolo cabinato, nel quale si vota. Con il dito tocca il volto del candidato nella lista prescelta sullo schermo, e poi lo conferma al computer. La macchina emette la ricevuta con il voto , l'elettore la piega, esce dalla cabina, la intruduce in un'urna. Poi conferma che ha votato nell'apposito albo degli elettori del suo seggio.
Lo spoglio dei voti avverrà con le ricevute nelle urne e con il conteggio elettronico. I dati verranno inviati poi al centro calcolo nazionale, tutto per via elettronica, una via inattaccabile come hanno detto tanti esperti e ha ribadito lo stesso Zapatero nella conferenza stampa che ho sentito.
Ho voluto fare questo racconto della procedura di voto, perché sia chiaro che essa è una delle più democratiche oneste e trasparenti al mondo, confrontatela con quella di casa nostra...
Ma Maduro è un dittatore, scriveva ancora ieri Il Corriere della Sera, perché alle elezioni non ha avversari. Falso, ci sono due candidati di destra e uno di sinistra. Il principale di essi Falcon, di cui ho visto foto giganti e manifesti, faceva parte del coordinamento delle opposizioni di destra. Ha rotto con esse per partecipare al voto, con il suo programma ultra liberista molto simile a quello del presidente Macrì in Argentina. Le altre opposizioni invece hanno deciso di boicottare le elezioni presidenziali, nonostante le avessero più volte richiesto nel passato e nonostante si voti con le stesse identiche procedure che avevano sempre accettato. Perché? Evidentemente perché hanno pensato
di perdere e questo non possono permetterselo, loro e soprattutto il loro mandante USA. Dove vuole arrivare chi boicotta elezioni democratiche si è chiesto Zapatero? Lui non si è risposto, noi lo diciamo: alla guerra civile e all'intervento militare americano. A questo stanno lavorando le opposizioni che non vogliono le elezioni, gli stati reazionari e golpisti dell'America Latina e naturalmente Trump. La signora Mogherini sta con questa compagnia, con il Guatemala ed il Paraguay, dove ci sono vere dittature sanguinarie, che tra l'altro hanno seguito gli USA nella scelta assassina di trasferire le proprie ambasciate a Gerusalemme.
Ma perché verso il Venezuela c'è questa ossessione occidentale? Se lo è chiesto Maduro ricevendo gli osservatori internazionali di tutti i i continenti. Per la scelta socialista del governo bolivariano o per il petrolio, o per tutte e due? Su questo, su cosa i golpisti vogliono prendere e su cosa vogliono distruggere in Venezuela, torneremo. Intanto vergogniamoci dei mass media, della Mogherini e della UE che sul Venezuela adottano e diffondono le peggiori bugie di Caracas.


Franco Cilli

Pensatela come vi pare, ma c'è un fuoco di fila e uno schiumare fetente contro qualsiasi minima possibilità di uscire dalla miseria dell'austerità e spendere qualche soldo in più. Si può percepire chiaramente l'ansimare dei tanti economisti ortodossi (per non dire di peggio), che non sanno come fare a convincere il popolo che quanto fatto sinora, cioè affamarlo, è giusto e sacrosanto, testi di economia alla mano. Un vero schifo. Se non riusciamo a soffocare questo rumore di fondo e zittire questi chierici dei conti in ordine, Salvini lieviterà fino a tracimare nei nostri cervelli.
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No cari compagni il problema è uno solo: riuscire a fare opposizione sociale ad un governo che a quanto pare gode di un vasto consenso popolare e allo stesso tempo riuscire a offrire un progetto di società alternativa alla loro. Ancora mi tocca leggere da parte di certa sinistra obiezioni basate sulla logica della partita doppia e dell'oggettivita delle leggi di mercato. Senza parlare del disgusto al minimo accenno al recupero della sovranità.

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