sabato 31 maggio 2008

Autismo e fuffa



Non credo sarà l'ultima volta che parleremo di autismo, non perché si tratti di una fenomenologia particolarmente tragica (purtroppo, e sottolineo purtroppo, c'è di molto peggio), ma perché intorno a questa malattia aleggia, praticamente da sempre, un vero e proprio vortice di irrazionalità e ignoranza. (Approfondimento, in italiano.)
Se nel passato si gloglottavano le cialtronesche baggianate della psicoanalisi sulle "madri frigorifero", ora impazza il vero e proprio satanic panic dei vaccini.
Si badi bene, l'attribuzione dei sintomi dell'autismo al mercurio presente nei vaccini è in realtà un particolare irrilevante. Difatti, ogni volta che un nuovo studio indica l'inconsistenza di simili legami, la mercury militia cambia immediatamente tono e obbiettivi: non saranno i vaccini, ma sarà sicuramente il mercurio nell'ambiente, o saranno le centrali a carbone, oppure no, un momento, magari una qualche magagna mitocondriale può portare a comportamenti autistici.
Tutto questo è irrilevante. La mercury militia è un prodotto della sub-cultura anarco-capitalistica statunitense, che vede la vaccinazione come un'intollerabile ingerenza della Grande Bestia (il governo), e contemporaneamente non trova per niente strano che qualcuno venda terapie e gris gris senza condurre uno straccio di studio minimamente attendibile, cioè, per dirla tutta, senza faticare.
In Italia non siamo ancora a questo punto, ma simili argomenti riescono a trovare comunque un certo ascolto. Siamo la terra delle stimmate allo iodio di Padre Pio, la terra che prende a calci i suoi migliori scienziati e mette dei perfetti incompetenti al vertice di importantissimi organismi di ricerca, la terra che può varare protocolli sperimentali a furor di popolo, la terra dove un fisico di fama internazionale può essere trattato a pesci in faccia da ex soubrette e scagnozzi parlamentari dal collarino sudicio.
E poi, ohimè, c'è quella frangia, magari minoritaria ma comunque deprimente, che nella sinistra più o meno di movimento pare apprezzare questo genere di storielle. Non parlo della sinistra metafisica deleuziana, ché per loro già tutto è narrazione, una in più che differenza fa? No, è la sinistra antimperialista, che ha i suoi pregi (infatti, cazzo, potrei dire di farne parte anch'io), ma qualche volta si beve qualsiasi cazzata pur di poter pensare male di Big Pharma e della lobby medica...
Ma di questo, in futuro.
Ora vorrei farvi leggere una breve lettera aperta pubblicata sul sito dell'ANGSA
Chiara, essenziale, fondamentale.

(Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), indirizzata a Beppe Grillo (capirete poi perché). Domenico D'Amico



Caro Beppe Grillo,

le sindromi autistiche sono veramente molto gravi ed i bambini e le famiglie che hanno questo problema meriterebbero un rispetto particolare, perché i soggetti autistici italiani non vengono mandati in Residenze a 15 anni ma restano in famiglia finché c'è la famiglia.

Invece ne abbiamo viste di tutti i colori.

Cercando una spiegazione delle cause dell'autismo molti hanno ingiustamente colpevolizzato le madri, basandosi su un grossolano errore statistico di Kanner del 1944; altri invece hanno accusato il Thimerosal che un tempo era contenuto in alcuni vaccini: da quando non c'è più, l'autismo non si è certo ridotto, dimostrando l'infondatezza dell'accusa. Nel frattempo quasi nessuno studiava seriamente la biochimica e la genetica dell'autismo, perdendo decenni preziosi.

Anche le proposte di terapie sono infinite: dalla delfinoterapia (anteriore a alla proposta di legge dell'On. Delfino) siamo arrivati adesso alla tua Grilloterapia, che non sappiamo su quali basi scientifiche si regga.

Fai riferimento ai danni del capitalismo ma non controlli che il firmatario della lettera alla Turco, David Humphrey, esponente dell'ASA, da te definita la più autorevole associazione mondiale, è proprietario e amministratore delegato della Kirkman, società che vende a migliaia di famiglie disperate ed illuse i suoi prodotti, che la FDA (l'Autorità garante americana sui farmaci e l'alimentazione) non ha mai autorizzato per lo scopo. Nel sito della Kirkman non si fa cenno alle facoltà salvifiche dei loro prodotti: sono i siti dei genitori ed i giornalisti alla ricerca dei miracoli che fanno pubblicità e incrementano le loro vendite. Noi non desideriamo che una parte del Fondo sanitario nazionale, già così misero, venga sprecata per medicine alternative di provata inefficacia.

Anche in Italia i bambini autistici ricevono oggi una diagnosi corretta, con un ritardo sempre inferiore, ed è proprio questo un motivo dell'enorme aumento dei casi diagnosticati. Abbiamo condotto una ricerca finanziata dal Ministero della salute su sei regioni in collaborazione con l'ANGSA (Associazione nazionale genitori soggetti autistici, il cui sito è: www.angsaonlus.org), che insieme ad altre 80 associazioni nazionali (come Autismo Italia) ed europee aderisce a: Autism Europe. Sarà per superbia, ma ci riteniamo più autorevoli dell'ASA e meno coinvolti in conflitti di interesse. Il nostro Comitato scientifico è composto da più di trenta Esperti di varie discipline.

Anche in Italia diverse Regioni (fra cui l'Emilia Romagna) hanno emanato linee guida per le sindromi autistiche e la Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza SINPIA ha pubblicato le sue nel maggio 2005: da nessuna parte vi si ritrova citato uno dei tanti rimedi che DAN! propone: possibile che i nostri esperti siano tutti cretini? Perché il DAN! nonostante i dieci anni di esistenza, non riceve nessuna approvazione dalla comunità scientifica internazionale? Perché non produce ricerche seguendo le regole internazionali? Perché non pubblica sulle riviste scientifiche mediche, invece di fare pubblicazioni autoreferenziali indirizzate direttamente ai genitori invece che ai colleghi?

La nostra richiesta al Ministro Livia Turco è la compilazione di linee guida basate sulla razionalità e l'EBM.

Ing. Giovanni Marino
Presidente nazionale di ANGSA onlus (associazione nazionale genitori soggetti autistici)

Carlo Hanau
docente di programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari
Università di Modena e Reggio Emilia
Direttore de "Il Bollettino dell'ANGSA"

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