martedì 15 settembre 2009

A Porta a Porta non bisogna andare

A costo di essere ripetitivi fino alla nausea, voglio riaffermare il concetto che a trasmissioni come Porta Porta non bisogna andare. Mi riferisco ovviamente a quanti fra i politici hanno la volontà di fare realmente opposizione e di porre le basi per un'alternativa seria all'attuale assetto politico. Andare a Porta a Porta ti farà guadagnare qualche punto, ma alla fine i punti che guadagna il regime con la legittimazione che viene a un tal programma e a programmi consimili, con la partecipazione di tutti i politici, è di gran lunga superiore. Facendo i conti della serva, se la vogliamo mettere in maniera spiccia, non conviene. Non credo ad ogni buon conto che Gramsci, Pertini o i fratelli Rosselli sarebbero andati a dibattiti organizzati dall'Istituto Luce ai tempi del Minculpop.
Vespa parla di attacchi e delegittimazione della sua trasmissione e che da lui, in quanto a pluralismo c'è da imparare. Voglio ricordare per l'ennesima volta, con il fare da pittima che mi contraddistingue, che il signor Vespa è lo stesso personaggio preso con le mani nel sacco, quando insieme al signor Sottile, ex portavoce di Fini, "aggiustava" le trasmissioni in favore di Berlusconi.
Ѐ a personaggi del genere che non bisognerebbe rinnovare il contratto, non a Travaglio.

Il signor Bertolaso ha affermato che la consegna delle case è una "vittoria di tutti gli italiani", ma visto il suo impegno il Presidente del Consiglio avrà pur il diritto di "metterci il cappello" sopra, no?
Vorrei ricordare al signor Bertolaso che Berlusconi in questo caso ha svolto determinate funzioni nella sua veste di funzionario pubblico, e tutto ciò che ha fatto e non ha fatto nel caso dell'Aquila ricade all'interno della sua funzione pubblica. Io sono un medico, ma se guarisco qualcuno non "ci metto il cappello" sopra e non organizzo vetrine propagandistiche.
Quello che sta avvenendo con Porta a Porta è pura propaganda, un armamentario direi persino primitivo di tecniche rivolte al puro incensamento del potere, organizzate in modo grossolano  e senza rispetto per le persone.
L'unica cosa che dobbiamo fare è di trasformare in genuino risentimento della gente comune questo squallido sciacallaggio fatto sulla pelle di chi soffre.
Franceschini ne ha fatta una giusta. Non andrà alla trasmissione del 23 Settembre.

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