mercoledì 21 ottobre 2009

Esonerare i propri figli dall'ora di religione a scuola è un dovere civile

Oggi ho chiesto l'esonero  dall'ora di religione per mia figlia. Lo avevo già fatto ad inizio anno per la mia figlia maggiore e avevo colpevolemente tralasciato di fare la stessa operazione per la minore. 
Credo che chiunque, credente o non credente, debba chiedere l'esonero dall'ora di religione, poiché insegnare la religione cattolica a scuola, un'istituzione pubblica, è un assurdo anacronismo.
Molti vorrebbero chiedere l'esonero dall'ora di religione, ma si astengono dal farlo per una sorta di conformismo mascherato. Le giustificazioni sono quelle di voler evitare discriminazioni nei confronti dei propri figli temendo una sorta di isolamento sociale o di riprovazione collettiva.
A parte il fatto che questo rischio, allo stato attuale, è molto relativo, grazie ala presenza di personale docente ed amministrativo nelle scuole ormai sensibile all'idea di una scelta dettata da differenti orientamenti culturali e religiosi, ma se anche dovessimo subire delle discriminazioni, qualcuno dovrà pur cominciare ad esprimere comportamenti difformi dalla massa, per affermare un principio sacrosanto come quello della laicità dello stato e dela libera scelta.
Alla fine non si tratta di trasformarsi in martiri della libertà, ma solo di essere coerenti con con i propri convincimenti, operando delle scelte conseguenti.

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