Queste cose le dicevo l'11 Giugno del 2013
A Grillo non rimane che la mossa del
cavallo: fare un accordo con il pd e governare questo cazzo di paese.
Come stratega Grillo non vale un fico secco, avrebbe dovuto pensarci
prima e inchiodare il pd con delle proposte che non poteva rifiutare
invece che dare l'idea di agire di rimessa confidando nel tanto peggio
tanto meglio. Assurdo poi l'estenuante balletto delle diarie e degli
scontrini, imperdonabile non aver fatto chiaramente un nome per il
presidente della repubblica. Personalmente non perdonerò mai Grillo
per avermi costretto ad assistere alle tragicomiche di Stanlia e
Ollio alias Lombardi e Crimi, che sedevano davanti a un Bersani che
aveva l'aria di chi spiegava l'alfabeto ai due figli tonti. Per non
parlare della figura che anno fatto i nostri eroi con Letta, apparso
come un santone ligneo dallo sguardo sornione nell'atto di benedire gli
scemi del villaggio accorsi in udienza.
Grillo può credermi, al di là di scommettere sulla rovina dell'Italia
non gli rimane altra scelta, prenda in mano l'iniziativa, alcuni punti
del suo programma sono spendibili, occorre però, fesserie sugli
scontrini e sui finanziamenti ai partiti a parte, che sono solo
spiccioli, dare il senso di una svolta profonda in economia, in una
visione chiaramente keynesiana e portare con forza questa visione in
Europa. La smetta Grillo con il ritornello del M5S che non si mischia
con nessuno, qui non stiamo parlando di inciuci o di perdere la
verginità , stiamo parlando di accordi chiari e di compromesso nel senso
più nobile del termine. Che diamine quando c'è una guerra si fanno
anche armistizi col nemico per il bene di tutti, perché mai non fare
accordi con una forza concorrente?
Grillo prendi in mano l'iniziativa o presto sarai il secondo uomo qualunque di una storia desolata.
lunedì 23 giugno 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il racconto truccato del conflitto previdenziale
di Matteo Bortolon da Il Manifesto Le pensioni sono sotto attacco. Non a singhiozzo, non in fasi circoscritte: sempre. Tale conclu...
-
di Domenico D'Amico Repetita iuvant , ho pensato di fronte al libro di Michel Floquet ( Triste America , Neri Pozza 2016, pagg. 2...
-
di Jon Schwarz (da A Tiny Revolution ) traduzione per Doppiocieco di Domenico D'Amico Una delle cose grandiose dell'essere america...
Nessun commento:
Posta un commento