In poche righe viene qui riassunta l'essenza del neoliberalismo. Le parole di Paoda Schioppa sono illuminanti e svelano senza ombra di ambiguità i reali intenti che si celano dietro parole come riforme, rigore, austerità. L'idea del "buon padre di famiglia" che fa tirare la cinghia a tutta la sua famiglia in tempi di crisi, diviene d'un tratto la regina della menzogna.
"Nell’Europa
continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi
spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro,
della scuola e in altri ancora. Ma dev’essere guidato da un unico
principio: attenuare quel diaframma di
protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente
allontanato l’ individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere,
con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi
difetti o qualità. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessità; la
buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di pietà
familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il
titolo di studio o l’apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il
confronto dell’ uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da
antichissimo tempo, quale prova di abilità e di fortuna. È sempre più
divenuto il campo della solidarietà dei concittadini verso l’ individuo
bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo. Ma è anche
degenerato a campo dei diritti che un accidioso individuo, senza più
meriti né doveri, rivendica dallo Stato.". (Padoa Schioppa, Il Corriere
della Sera del 26 Agosto 2003).
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Ti devo dire che la prima volta che lo lessi, mi suscitò un moto di incredulità e indignazione, attorcigliato a un conato di vomito. Non ho augurato cancri solo perché ho pensato che si trattasse pur sempre delle parole di un morto.
RispondiEliminaOra, però, a mente fredda, mi provoca meno stupore. Sono le parole di un ricco, allevato nel risentimento familiare verso la gente comune, che non ha più bisogno di prostrarsi, come avveniva nei bei tempi dorati della nobiltà e dell'alta borghesia conservatrice e bigotto-reazionaria. E' un fatto normale.
Non è normale che un ex partito comunista, alleandosi a ex democristiani, si sia tirato dietro come tecnico uno così.
Il fatto è prorpio questo. Se leggiamo le parole di questi sedicenti liberali, non da oggi ci accorgiamo che al di la delle frasi di rito da dare in pasto alla " grande bestia", questo è il loro pensiero da sempre, sin dai tempi dei padri fondatori degli Stati Uniti. Riguardo al Pd la sua svolta liberista è figlia di un'egemonia politico-culturale pluridecennale che ha investito tutti i partiti socialdemocratici, i più zelanti nell'applicare il modello liberista.
RispondiEliminasì ma che dice di peggio della solita solfa?
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