Tempo fa mi ero riproposto di chiudere il blog, uno spazio dove ho soggiornato volentieri, mitigando la mia insoddisfazione per il mondo e la mia ossessione per l'essenziale. Ma a causa di quella irrefrenabile premura, frutto della psicologia umana, fisiologicamente soggetta al gioco al rilancio e alla legge della ricompensa, quello spazio non mi bastava. Occorreva un salto di qualità o chiudere.
Il blog aveva pochi visitatori, sebbene alcuni post avessero un grande risalto nel web, ed è per questo che doveva per forza chiudere.
Oggi sono costretto ad ammettere che la mia ossessione per l'essenziale e per la logica elementare applicata alla politica così come alla scienza, abbisogna ancora uno sfogo, e che sebbene piccolo un blog può andare avanti a prescindere. Continuerò di tanto in tanto a scrivere, ignorando i dati dell'audience, lasciando spazio a tutti coloro che avessero cose interessanti da dire e volessero inviarci un contributo. Cercherò di trovare una formula originale, che induca le persone a visitare il sito per la sua paritcolarità. Allo stesso tempo però mi appresto a tagliare il nastro del sito doppiocieco, che esordirà a breve, uno spazio riservato per la maggior parte alla pubblicazione dei migliori articoli della stampa estera, tradotti interamente da me, Domenico ed altri collaboratori.
A presto
domenica 20 luglio 2014
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