di Giorgio Cremaschi
La sostanza dell'accordo è che la Fornero non si tocca. Il catastrofico
innalzamento dell'età pensionabile resta tutto a fare i suoi danni alla
condizione di lavoro e alla occupazione. Si potrà andare in pensione
prima solo se si vincerà la lotteria dei lavori usuranti. Pochi saranno
scelti tra coloro che hanno già 41 anni di contributi.
Oppure se le aziende ti manderanno via come esubero. Oppure se ti
indebiterai per 20 anni con quel raggiro usuraio che è l'APE.
Il
solo risultato che viene sbandierato è la quattordicesima aumentata o
elargita per la prima volta a circa tre milioni di pensionati con i
redditi più bassi. A parte il fatto che gli aumenti non sono quelli
vantati dalla propaganda, ma molto inferiori e legati al reddito
complessivo del pensionato, c'è da chiarire che i soldi per questo
piccolo risultato vengono direttamente dai tagli di tutte le altre
pensioni per tutti gli altri pensionati.
L' ultimo comma del
verbale firmato da Cgil Cisl Uil rinvia al 2019 la questione del taglio
delle indicizzazioni delle pensioni. Come tanti ricordano nel 2012 Elsa
Fornero si era commossa in pubblico mentre annunciava che avrebbe
bloccato la rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione. Nel
2014 la Corte Costituzinale ha dichiarato incostituzionle questa misura.
Il governo però, come da abitudine, non ha rispettato la sentenza e ha
dato solo piccole mance a una platea ridotta di pensionati. Sono in
corso molte cause e diversi giudici hanno già rinviato di nuovo il
contenzioso alla Corte. Ora governo e Cgil Cisl Uil concordano che se ne
riparli nel 2019, nel frattempo milioni di pensionati continueranno a
perdere soldi. Per un ammontare calcolato a suo tempo dallo stesso
governo in almeno 10 miliardi. Ora siccome tutta la manovra
pensionistica, secondo Poletti, costa 6 miliardi si può ben affermare
che il bancomat pensionati ha permesso al governo di farsi bello prima
del referendum e di intascare 4 miliardi di resto....
Il governo
ormai lo conosciamo con i suoi trucchi. La cosa che davvero ci indigna è
il degrado di Cgil Cisl Uil, che hanno abbandonato la loro già
moderatissima piattaforma per fare da stampella a Renzi. E alla
Fornero.
giovedì 29 settembre 2016
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