venerdì 21 luglio 2017

La sinistra. Ah! La sinistra

Breve riflessione sull'assemblea di ieri. È difficile accettare il fatto che se manca l'effetto di trascinamento di personaggi famosi o di leader con una presenza mediatica, le assemblee siano destinate a diventare una sorta di rito funebre dove si piange il caro estinto e si rievocano le sue gesta. La "società" non genera, almeno apparentemente, fenomeni di ribellione che passano automaticamente da una fase costitutiva a una fase organizzativa potenzialmente sussumibili dentro un processo di trasformazione. I moti di popolo sembrano apparentemente indotti sulla scia di una tradizione politica ormai in via di esaurimento. Che fare? Il successo del referendum non è moneta sonante utilizzabile sul mercato politico, perché in quel caso le istanze di ribellione e la repulsione verso un sistema​ politico iniquo si sono coagulate attorno ad un evento simbolico di carattere straordinario. Oltretutto il nemico era visibile e si prestava a una narrazione veloce ed efficace...

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...probabilmente i richiami alla costituzione non bastano. E' vero, Montanari nel suo discorso ha fatto anche esempi concreti, ma ha commesso l'errore di usare gli esempi come corollario di una premessa ispirata a valori astratti. In politica funziona meglio l'inverso: fare la chiosa a enunciazioni specifiche con argomentazioni di carattere generale. Come si può in questo modo fare presa sui "non tesserati?". Se Montanari e Falcone invece di presentarsi come garanti della costituzione con l'intento di capitalizzare la vittoria al referendum avessero esordito dicendo: " vogliamo abolire tutte le porcate dei vari governi liberisti a cominciare dalle leggi sulla precarizzazione del lavoro, la legge Fornero ( a proposito nè Montanari nè altri pezzi grossi ne fanno mai menzione e ho il fondato sosetto che si aper non indispettire potenziali alleati che l'hanno votata), la buona scuola ecc. Inoltre abbiamo intenzione di rinnovare i contratti e di mandare al diavolo i trattati europei" il loro discorso avrebbe avuto un altro impatto. In verità come detto hanno accennato a questi temi, ma le premesse hanno avuto l'effetto di mascherarli e di disinnescare il loro potenziale di rottura. Insomma sembrerebbe che per scatenare l'inferno abbiamo bisogno di una serie di eventi che fungano da innesco a una reazione capace di avvicinare molte categorie sociali colpite dalla crisi al "nuovo" corso della sinistra. Mi sembra invece che da più parti ci si adagi su fantasmatici processi di soggettivazione che come per magia dovrebbero rappresentare l'antitesi del capitalismo e di una nuova fase storica dell'umanità...

...continua

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