di Boiardo
Il governo Monti ha davvero una vocazione ecumenica, per non scontentare rifondaroli, no global, indignados e compagnia cantando ha messo Clini all'ambiente, così da dare a tutti i soggetti sopraelencati un motivo per continuare a far sentire la propria voce e per sopramercato ci ha messo pure le flessibilità in uscita del lavoro, l'ICI, la riforma delle pensioni, tagli qui e la e altre cosette che si scopriranno strada facendo.
Il governo Monti ha davvero una vocazione ecumenica, per non scontentare rifondaroli, no global, indignados e compagnia cantando ha messo Clini all'ambiente, così da dare a tutti i soggetti sopraelencati un motivo per continuare a far sentire la propria voce e per sopramercato ci ha messo pure le flessibilità in uscita del lavoro, l'ICI, la riforma delle pensioni, tagli qui e la e altre cosette che si scopriranno strada facendo.
L'ex opposizione ha ormai gettato la maschera definitivamente, buttando alle ortiche ogni briciolo di dignità rimasta seppure ne aveva ancora, e ha fatto il suo giuramento definitivo alla religione di mercato, purché, senza avere pretese eretiche o riformatrici, sia coniugata con l'equità. Equità significa, secondo il lessico di Bersani e compagnia la seguente equazione: se un operaio viene spogliato, derubato e messo sulla graticola, il ricco deve essere almeno solleticato con una piuma sotto la pianta dei piedi. In realtà la cura dei professori è una solenne fregatura, non solo perché finirà per aggravare ancora di più le condizioni delle classi lavoratrici e per la terapia dimagrante che si profila per lo stato sociale, ma soprattutto perché sancirà definitivamente come inderogabili e assoluti i principi del mercato. Ogni idea fuori dal coro verrà bollata come ingenuo complottismo e qualsiasi proposta che sfugga al rigore della legge del pareggio di bilancio, come irresponsabilità.
Allo stato di cose attuale il governo Monti ha prodotto un effetto effetto psicologico devastante: l'immaginario collettivo si è modellato immediatamente sull'idea del binomio serietà/irresponsabilità, dove Monti rappresenta, in questo continuum, la polarizzazione estrema della serietà. Al di fuori di questa polarità c'è il nulla. L'alternativa che abbiamo a questo punto è essere irresponsabili o essere nulla. Questo è ciò che aspetta chi oserà criticare il richiamo alla ragionevolezza dei professori: si potrà scegliere fra l'essere degli irriducibili oppositori della ragione, che delirano di complotti dei poteri forti, o chiamarsi fuori da ogni contesa. Ognuno di noi da oggi in poi temerà in cuor suo di fare la scelta sbagliata, quella che conduce la baratro se non asseconderà i dettami dei professori.
Allo stato di cose attuale il governo Monti ha prodotto un effetto effetto psicologico devastante: l'immaginario collettivo si è modellato immediatamente sull'idea del binomio serietà/irresponsabilità, dove Monti rappresenta, in questo continuum, la polarizzazione estrema della serietà. Al di fuori di questa polarità c'è il nulla. L'alternativa che abbiamo a questo punto è essere irresponsabili o essere nulla. Questo è ciò che aspetta chi oserà criticare il richiamo alla ragionevolezza dei professori: si potrà scegliere fra l'essere degli irriducibili oppositori della ragione, che delirano di complotti dei poteri forti, o chiamarsi fuori da ogni contesa. Ognuno di noi da oggi in poi temerà in cuor suo di fare la scelta sbagliata, quella che conduce la baratro se non asseconderà i dettami dei professori.
Risalire una china così impervia sarà un'impresa improba, rendere attuale un'idea di società diversa da quella prospettata dal liberismo, richiederà molta forza di volontà e molta pazienza. Occorrerà moltiplicare sul territorio gli esempi positivi di una buona politica, come nel caso di De Magistris, ma soprattutto occorrerà uscire il prima possibile dalla logica delle grandi manifestazioni, buone per infoltire gli album di ricordi e nulla più. I movimenti devono imparare a produrre esempi concreti di società alternativa, colonizzare le istituzioni e fornire una nuova classe dirigente al paese, sul modello di Grillo, altrimenti la loro forza è destinata a disperdersi.
La vedo male per Vendola e Rifondazione, riconquistare la scena con un ruolo da protagonisti sarà dura, almeno fintantoché non si riuscirà a rompere l'incantesimo della “giusta via” tracciata da Monti. Non so cosa si può fare a questo punto, ma non vorrei augurarmi che Monti lasci dietro di sé solo macerie, per poter dire di aver avuto ragione.
Una lista civica nazionale, che riunisca la parte migliore di questo paese, come propone De Magistris e come questo blog nel suo piccolo propone da sempre, potrebbe essere una buona idea dalla quale ricominciare.
La vedo male per Vendola e Rifondazione, riconquistare la scena con un ruolo da protagonisti sarà dura, almeno fintantoché non si riuscirà a rompere l'incantesimo della “giusta via” tracciata da Monti. Non so cosa si può fare a questo punto, ma non vorrei augurarmi che Monti lasci dietro di sé solo macerie, per poter dire di aver avuto ragione.
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