di Nicodemo
È inutile confidare nel popolo, inutile e troppo complicato, almeno fino a che ci ostiniamo ad educarlo.
È inutile confidare nel popolo, inutile e troppo complicato, almeno fino a che ci ostiniamo ad educarlo.
Il popolo è virtualmente idiota, la
mediana della sua intelligenza è bassa, anche se possiede una sua furbizia, ma il problema vero è chi e
che cos'è il popolo.
In genere quando si parla di popolo lo
si fa tenendosi a distanza, come per indicare un animale ottuso e
pericoloso: “la grande bestia” come amano definirlo alcuni
liberali.
Il popolo siamo tutti noi? Non credo,
per popolo si intende la maggioranza degli individui con poca cultura
e poche sostanze, ma la categoria si potrebbe estendere ai
commercianti benestanti e a qualche arricchito. Qualcuno ha cercato
di estrarre dal popolo la linfa nobile trasformandolo in classe, cioè
un organismo sociale evoluto in grado di autocoscienza e capace di
accollarsi i destini dell'umanità. L'operazione non è riuscita.
Oggi lo dobbiamo all'ignoranza e
all'indifferenza popolare se abbiamo governanti corrotti asserviti a
poteri oligarcici. La massa non capisce un accidente e non si cura di
sapere perché si crede depositaria di una sapienza millenaria che sa
di fatalismo e autoinganno e non abbisogna di ulteriore conoscenza. Ai cenacoli intellettuali e alla
celebrazione dei lumi prefererisce il trash televisivo e le
processioni dei santi. Ovvio, gli intellettuali parlano di cose che lei non capisce e che non le interessano e si eleggono suoi rappresentanti senza però riuscire a nascondere il disgusto e la ritrosia nei confronti di questa. Oltretutto il popolo disprezza chi non si sporca le mani.
La bestia, rabbiosa e ringhiante ha
capito che la realtà è solo una pura ripetizione di ciò che è
sempre stato e che devi solo passare il tempo meglio che puoi, con
qualche passione urlata dal fondo delle viscere e la tua dose quotidiana di intrattenimento. Per questo ama il calcio e si fa
solleticare la pancia da chi gli promette qualche regalia anche se sa
che è un bugiardo. Per questo è spesso conservatore e sanfedista,
pronto a seguire una Santanché o un Belrusconi o chiunque sappia
come assecondare il suo bisogno di essere ingannato.
Il popolo ha un solo problema,
dimenticare l'angoscia del vivere, ma d'altro canto non riesce a mettere da parte il
suo fatalismo.
Per questo non possiamo vincere se non
siamo più bravi degli astuti bastardi che ci governano a soddisfare
una bestia furba, ma votata all'autoinganno.
Dobbiamo essere per il popolo, contro il
popolo.
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