La coalizione politica e sociale che si ripropone di creare un'alternativa ad un'Europa liberista e tiranna, dovrebbe creare uno spazio di discussione il più ampio possibile, dove si pongano da subito le premesse di un superamento di un regime nazionale corrotto dentro una dimensione sovranazionale dominata da una logica mercantile spietata ammantata di buon senso. Se non si fa questo, evitando inutili giri di parole che fanno trapelare soltanto confusione di idee e scarso coraggio, sarà il solito gioco delle parti che non condurrà a nulla di buono.
La sola maniera di semplificare la politica e attraverso la semplicità renderla intellegibile e al tempo stesso modificabile, è esprimersi in maniera semplice, saltando le logiche che legano un partito alle logiche di partito, un movimento alle logiche di un movimento e un sindacato alle logiche di un sindacato. Se non si vuole che tali logiche siano di inciampo bisogna andare oltre e rivolgersi direttamente ai soggetti sociali in campo, proponendo loro un patto politico solido.
La chiave sta tutta nell'offrire un'alterantiva non mediata, né linguisticamente, né politicamente, che si ponga da subito come alternativa reale e come scommessa per il futuro.
Facciamo questo ora e forse ce la faremo.
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