dal blog di Paolo Barnard
I dati sono sconvolgenti: la Germania era fino a poco fa una nazione che esportava lavoratori, ora li importa a man bassa. Nel 2103 l’immigrazione in Germania ha toccato un record assoluto da 17 anni a questa parte. L’Ufficio Statistico di Germania l’ha detto chiaro: sono lavoratori alla disperazione che vengono da Grecia, Italia, Spagna e Portogallo. Quelli cioè che l’economicidio dell’Eurozona, voluto da Berlino e Parigi, ha portato al disastro. Marx lo sapeva, al capitale serve “L’esercito di riserva dei disoccupati”. Eccolo.
Un gruppo di economisti tedeschi ha felicemente commentato che si tratta “di lavori che andranno a riempire i vuoti qui da noi, poiché i tedeschi quei lavori non li fanno”. Back to the ‘70s. Ritorno agli anni ’70, solo che non sono più i turchi ora, ma noi ex ricchi. Infatti i nuovi immigrati sono soprattutto italiani, greci, portoghesi e spagnoli laureati, o almeno diplomati e con già un mestiere sulle spalle.
Eccoci. Berlino ha la crema a gratis. E noi, immani poveri deficienti, diciamo “Nessuno metta in dubbio l’ideale europeo!”.
Devono pisciarci in testa, è giusto, ma di più.
domenica 12 maggio 2013
La Germania ora raccoglie i frutti dell’Economicidio: una nuova classe di untermenschen, ma istruiti. Goebbels non ci sarebbe arrivato
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il racconto truccato del conflitto previdenziale
di Matteo Bortolon da Il Manifesto Le pensioni sono sotto attacco. Non a singhiozzo, non in fasi circoscritte: sempre. Tale conclu...
-
di Domenico D'Amico Repetita iuvant , ho pensato di fronte al libro di Michel Floquet ( Triste America , Neri Pozza 2016, pagg. 2...
-
di Franco Cilli Hanno ucciso il mio paese. Quando percorro la riviera adriatica in macchina o col treno posso vedere chiarament...
Nessun commento:
Posta un commento