Hanno
complottato nei retroscena nazionali le loro politiche contro il bene comune. Fanno
parte di oligarchie internazionali, di stampo massonico, dalle quali prendono
ordini. Ci hanno prosciugato di tutto e ci hanno reso un popolo schiavo,
servile e peggio ancora fiero di esserlo. Altri hanno già deciso il nostro
futuro: rifiuti, nucleare, energie rinnovabili, scuola, lavoro etc. Noi siamo
spettatori inermi e paganti. Può definirsi tirannide la politica oggi
esercitata dalle Unione Europea avente il preciso scopo, per dirla con S.
Tommaso d’Aquino, di ridurre in schiavitù i popoli per ottenerne un proprio
vantaggio?
Può definirsi alto tradimento del popolo chi vi partecipa con assiduità e
servilismo?
E’ difficile festeggiare oggi, dopo il teatrino
osceno di questi giorni, con la consapevolezza che si prepara un governo con
chi è avvezzo a irridere la Resistenza e sgretolare la Costituzione, Napolitano
compreso. Il discorso fasullo di Napolitano? In pratica: o fate come dico io,
larghe intese, e non inciucio (mi raccomando, dice lui. Le parole sono sassi) o
ne trarrò le conseguenze. Non vi sembra esulare un po' dai compiti che una
legge elettorale, che non prevede il presidenzialismo, concede al presidente
della Repubblica? In questo caso vige la rappresentanza parlamentare, Parlamento
che rappresenta gli elettori. Non è ancora il capo dello Stato a rappresentare
gli elettori. È il Parlamento.
Il risultato del cambio di casacca del Pd di fronte
ai propri elettori, per un piatto di lenticchie ma con il cucchiaio in mano a
Berlusconi, (“o così … o usciamo da
governo” mentre non era ancora completato) rischia di sedimentare un
sentimento duraturo: il morbo del risentimento. Rimane sempre la teoria del
meno peggio, senza sapere dove finirà questo peggio. E chi vuole salvarmi a
tutti i costi malgrado me stesso. E’ quello che ha pensato due terzi
dell’elettorato che non voleva la continuità. Rimane un po’ di impotenza
democratica se il governo dovesse durare e fare colpi di mano su legge
elettorale o Costituzione per assodare le poltrone di “saggi” e canuti politici,
e continuare ad imbrigliare e pilotare la residua democrazia rimastaci.
Certo se questa delicata fase di transizione e di
passaggio della crisi, gestita da conclamati governanti mercenari, andasse
avanti come prima e più di prima, non avremmo dubbi su quali interessi
sarebbero indotti a privilegiare a danno del benessere dei propri concittadini
e della stabilità del proprio paese. La fine dell’euro (data per certa da vari
organismi economici internazionali appena si esaurirà l’agonia e il tallone di
Achille della Germania) comporterebbe automaticamente l’esilio o la citazione
in giudizio per alto tradimento della Costituzione Italiana per la maggior parte
dei protagonisti dell’attuale classe dirigente italiana. Tolto il male
(l’euro), gli italiani dovrebbero essere sufficientemente decisi e determinati
ad eliminare anche i “malfattori” (gli eurocrati e gli europeisti di spicco in
genere, non quelli di traino, perché se no si tratterebbe di una vera e propria
deportazione di massa), per impedire preventivamente che approfittando della
prevedibile situazione di disordine e confusione istituzionale possano rendersi
colpevoli di altri crimini e misfatti. Pensare che il Tribunale Internazionale
Russel ha chiesto di istituire una sezione per il genocidio sociale,
assimilando quelli che affamano il popolo a genocidi veri e propri. Mi sembra
che la stessa Boldrini abbia detto che la crisi genera carnefici. Non mi sento
di fare un ragionamento freddo, ma nemmeno di pensare che l'emergenza è sempre
più alta per cui dobbiamo ingoiare qualunque cosa. All'emergenza si fa fronte
con la determinazione e soprattutto con dei principi. Perché se all'emergenza
sociale si vuole porre rimedio senza garantire il diritto di uguaglianza di
ogni cittadino, allora non si risolve nessuna emergenza. E questo cos'è se non
un altro tradimento della Carta?
A proposito di Costituzione: quanto accaduto è più
che un anticipo di presidenzialismo. Stiamo andando in quella direzione? Penso
che ci stiamo andando e anche in maniera sciocca. Siccome il teatrino che
abbiamo visto è veramente osceno, qualcuno avrà pensato: perché il capo dello
Stato non possono eleggerlo direttamente i cittadini? È vero che magari
avrebbero eletto Grillo al Quirinale ma forse più sicuramente Berlusconi. Penso
che dobbiamo ancora ragionare molto prima di mettere in discussione e dare
colpi irreversibili all'assetto della Costituzione, che è stata studiata
articolo per articolo, mattone per mattone e da parecchie persone. Anche se un bel
po’, in questi anni gestiti politicamente dalla P2 e dai neofascisti, sono
riusciti a sgretolarla, un pezzo alla volta. Adesso invece rischiamo che
chiunque vada lì, magari un Quagliarello e un Violante qualunque, ci rifà tutta
la Costituzione. E noi stiamo tranquilli? Si può parlare di tradimento
dell’Assemblea Costituente nata dalla Resistenza, o dell’ultimo referendum a
sostegno della Carta? Ve l’immaginate cosa sarebbe successo se la Costituzione
l’avessero fatta i democristiani e i fascisti, a maggioranza, senza il PCI e il
PSI? Cioè contro più di un terzo del Parlamento? Cercate di non immaginarlo.
Siamo già in una forma di repubblica presidenziale
che potremmo definire preterintenzionale, poiché il Presidente nulla ha fatto
per perseguirla, ma si è trovato già da due anni ad assommare il ruolo di
leader politico effettivo a quello di Presidente, che è stato riconfermato in
presenza di una crisi della politica, di una sua incapacità di proposta e di
risposta che non hanno precedenti. Ma il quattordicennato non è compatibile con
l'istituto repubblicano, ne segnala la crisi e lo snaturamento, lo scivolamento
in direzione di una monarchia elettiva. Gli stessi francesi hanno portato la permanenza
a massimo cinque anni. In questo quadro si può anche abolire la festa del 2
giugno: tanto è quella della Repubblica e non ancora del reame presidenziale.
Flavio Zanonato (Pd menoelle), neo-ministro dello
Sviluppo economico, sgancia la bomba nucleare. "L'energia atomica è una
forma di energia, se si può gestire non è sbagliata di per sé. Nel mondo c'è.
Se avessimo i siti adatti, perché no anche in Italia?" Il ministro ha
aperto anche al ponte sullo Stretto. "Non lo ritengo nel modo più assoluto
una priorità per l'Italia, ma di per sé potrebbe anche essere una cosa
interessante". Stella Bianchi, responsabile ambiente del Pd, apre il
teatrino: "Siamo sorpresi, non ha alcun senso parlare di nucleare".
Il nuovo ministro della Difesa (pardon, della Guerra), in merito all’acquisto
del centinaio di bombardieri F35, ci prende in giro:”si possono diminuire un
tantino, ma gli impegni vanno rispettati”. E allora che si fa?
Non sono bastati i referendum, due, (ultimo giugno
2011) per dire no al nucleare? Ma chi è Zanonato in confronto agli altri
milioni di cittadini? Magari è un ex comunista del Pd finalmente al potere. E
il referendum sull’acqua bene pubblico, a chi tocca farlo rispettare? E quello
sul valore e il mantenimento dei principi della Carta Costituzionale, chi rema
contro?
Anche il
solito qualunquista Violante è pronto a giocarsi a tavolino una “profonda
riforma costituzionale” senza sapere dove si va. "Bisogna distinguere tra
una legge elettorale che serve per l'immediato per mettere in sicurezza il
sistema [ndr: bloccare il M5S e un
eventuale terzo Polo] e una legge fatta una volta varata la riforma
costituzionale. Quest'ultima dipende dal tipo di riforma che si fa ed è
difficile prevederla". Non sa dove andiamo?! Lo sapremo dopo? Ci sarà un
referendum di approvazione? (ovviamente scherzo, ve lo immaginate con i padroni
delle ferriere o con la troika?). Si può chiamare “alto tradimento”? O questo
termine si riferisce ormai solo alle escort?
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