A Roma sta accadendo un fatto politico gigantesco. Il principale partito di opposizione, finora ambiguo sui temi più spinosi, sceglie per il governo della Capitale di affidare a uno dei più combattivi urbanisti di sinistra e ambientalisti l’assessorato all’urbanistica nella città in cui la sottomissione della politica di centrosinistra e centrodestra ai palazzinari è stata trasversale e costante da decenni.
Non posso che fare i complimenti alla
Raggi. Se il M5S propone Paolo Berdini come assessore all’urbanistica a
Roma penso che ogni persona di sinistra e ogni ambientalista non possa
che andare a votare per la Raggi.
A mio parere anche senza Paolo per dare una sonora lezione a Renzi e
mandare all’opposizione il partito trasversale degli affari
bisognerebbe votare M5S al ballottaggio. Comprendo però che in molti
trovino le ambiguità su temi importanti e il qualunquismo del M5S
fastidiosi. ma con la proposta di Paolo il M5S sceglie non solo nel
programma ma anche nelle persone di dare un profilo al governo della
città che non possiamo che apprezzare.
L’indicazione di un compagno come
Paolo all’urbanistica significherebbe, a tanti anni da Petroselli,
togliere dalle grinfie dei palazzinari e della speculazione la loro
capitale immorale e portare al governo della città il meglio della
cultura di sinistra e ambientalista.
A questo punto ritengo che non ci possa essere equidistanza astensionistica.
Confido che Stefano Fassina e le compagne e i compagni che hanno
faticosamente costruito SinistraxRoma a questo punto si schierino
nettamente per un voto convinto di sinistra al ballottaggio.
Spero che lo facciano almeno l’Altra Europa e il PRC.
Ai compagni romani spetta la decisione ma ritengo che non si può non considerare un fatto politico come questo.
Oggettivamente con l’ingresso in giunta di Paolo Berdini – il cui
valore politico va aldilà dell’urbanistica – il profilo della proposta
assume un segno che non può lasciarci indifferenti. Anzi dovrebbe
entusiasmarci.
E sarebbe miope mostrare quella chiusura settaria e integralista
che contestiamo sempre al M5S o anteporre gli equilibri interni di
SEL-SI o di qualunque altro ai doveri che ci competono.
Paolo Berdini è un compagno. E’ uno di noi. Ed è uno di quelli che
le battaglie le ha sempre fatte con competenza e passione civile con
libri, dossier, articoli sulle pagine del Manifesto e ovunque possibile,
davanti alle telecamere di Report, in mille riunioni e convegni, sempre
a disposizione di comitati e associazioni, movimenti. E’ uno di
sinistra sul serio, non per finta.
Paolo Berdini ha raccontato per anni i guasti che l’intreccio tra
neoliberismo e politica corrotta o subalterna hanno prodotto nelle
nostre città (e non solo in campo urbanistico!).
Non lo scrivo solo perchè è un vecchio amico a cui rompo le scatole
da anni ogni volta che mi serve un supporto scientifico in qualche
battaglia urbanistica. Lo scrivo perché la verità è rivoluzionaria:
proponendo Paolo all’urbanistica M5S fa nei fatti una scelta di campo a
Roma che vale più di mille slogan. E penso che sia dovere sostenerla.
Non capiterà facilmente un’altra occasione del genere.
Se diciamo che c’è bisogno di un movimento di liberazione nazionale
dal neoliberismo e da classi dirigenti corrotte, colluse, subalterne a
poteri economici sempre più parassitari e antisociali non possiamo che
riconoscere che la scelta di Paolo va in quella direzione.
Aggiungo che anche l’assessore ai rifiuti viene dal nostro mondo e
quello dei rifiuti è un altro pezzo del sistema politico affaristico che
ha avvelenato Roma e l’Italia. E alla cultura ci sarebbe Tomaso
Montanari.
A questo punto una posizione astensionistica nel ballottaggio mi sembra a dir poco insensata.
Beppe Grillo mi ha fatto incazzare tante volte, ma questa volta merita applausi a scena aperta.
Maurizio Acerbo
P.S.: la Raggi che offre assessorato a Paolo e parallelamente le
polemiche contro Fassina degli esponenti di Sel nostalgici delle giunte
col PD confermano tutte le ragioni per cui tanti non si fidano ancora di
“noi” o più dolorosamente non vogliono nemmeno più starci a
sentire.Essendo membro della segreteria nazionale del PRC e del comitato
nazionale dell’Altra Europa tengo a precisare che quanto ho scritto è
la mia opinione personale. Ovviamente auspico che divenga la posizione
anche delle compagne e dei compagni con cui condivido la militanza.
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