martedì 17 novembre 2015

Sui morti di Parigi non ho niente da dire

Mi aspetto da me stesso, oltre che lo sdegno, un'idea, un ragionamento, un prendere parte e un incitare a qualcosa che abbia la forza di spostare equilibri malati e di ricreare un senso diverso dai ricorsi che la dannata storia ci ripropone. 
Eppure non ho niente da dire, quello che si dice e che si è detto in questi giorni basta e avanza e io non posso fare la differenza, perchè non c'è un noi al momento, ma solo un loro.
Posso solo dire che ciò che è accaduto mi addolora e mi preoccupa. Stanno usando la morte di quelle persone per privarci della nostra libertà, gli stessi che hano tramato con gli assassini, li hanno usati o semplicemente si sono girati dall'altra parte. 
Questo mi viene da dire, nell'attesa di capire cosa possiamo fare per combattere questi mostri. Noi.

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