Basterebbe anche una sola campagna per resuscitare la sinistra. Una di quelle ben fatte. Non parlo degli uccelletti che cantano, dell'aria buona e dei profumi di primavera, ma di quella cosa che fai quando vuoi suscitare consenso promuovendo un'iniziativa pro o contro qualcosa.
Se facesse una campagna, ad esempio contro i raccomandati nei concorsi pubblici, contro il nepostismo in ospedali e università, contro le nomine politiche nei vari enti pubblici e privati - insomma contro tutti qui casi dove il figlio o il raccomandato del tal politico la spuntano sempre, senza titoli, nè perizia contro chi è più bravo di loro - già questo gli farebbe guadagnare il consesno di milioni di giovani incazzati. Magari perderebbe il consesno di qualche barone rosso e degli stessi raccomandati (anche quelli di sinistra), ma niente di fronte alla marea di indignati che rosicano ogni giorno e che sono costretti a fare le valigie, se non voglioni inchinarsi alle mezze calzette blasonate di turno.
Per una campagna seria ad esempio contro l'euro, il TTIP e i trattati europei, forse è pretendere troppo, ma almeno potreste scaldarvi i muscoli con qualcosa di più leggero
Pensateci.
lunedì 15 febbraio 2016
La sinistra va in campagna
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Good post
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