I punti che seguono sono preceduti da un'ampia analisi, un vero e proprio manifesto che potrete leggere sul loro stesso sito. Personalmente ho molte perplessità su questo tipo di analisi. Il dibattito è aperto. Attendiamo contributi da parte di chiunque ci aiuti a chiarire meglio i concetti di crescita e di decrescita e a proporceli in una chiave di interpretazione politica soddisfacente.
Proposta di programma politico per la decrescita
Politica economica- Uso della leva fiscale per realizzare politiche energetiche finalizzate alla riduzione delle emissioni di CO2.
- Incentivazione delle innovazioni tecnologiche finalizzate a ridurre il consumo di risorse e di energia, nonché la produzione di rifiuti per unità di prodotto.
- Incentivazione delle economie autocentrate e delle filiere corte.
- Riduzione delle tasse sul lavoro alle imprese e introduzione di una carbon tax da reinvestire in efficienza energetica e fonti rinnovabili.
- Incentivazione dei contratti “esco” e della vendita di negawattora.
- Liberalizzazione del mercato dell’energia e dei rifiuti, con eliminazione delle posizioni monopolistiche ricoperte da aziende private a prevalente capitale pubblico.
- Ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio pubblico con l’obbiettivo minimo di avere edifici in classe “C” (70 chilowattora al metro quadrato all’anno).
- Parziale riconversione dell’industria automobilistica alla produzione di micro-cogeneratori.
- Certificazione energetica degli edifici sulla base delle classi di efficienza energetica adottate dalla Provincia autonoma di Bolzano.
- Riduzione dell’orario di lavoro e incentivazione del part time.
- Incentivazione del telelavoro.
- Riduzione delle forme di precariato e flessibilità nei rapporti di lavoro dipendente.
Uso del territorio, edilizia, urbanistica
- Blocco delle aree di espansione edilizia nei piani regolatori delle aree urbane. Incentivazione delle ristrutturazioni qualitative ed energetiche del patrimonio edilizio esistente. Concessioni di licenze edilizie soltanto per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dimesse, previa destinazione di una parte di esse a verde pubblico.
- Formulazione di allegati energetici-ambientali ai regolamenti edilizi vincolanti la concessione delle licenze edilizie al raggiungimento degli standard di consumo previsti dalla Provincia autonoma di Bolzano (classe C: 70 kWh al metro quadrato all’anno).
- Espansione del verde urbano nell’ottica di una riduzione dello squilibrio complessivo tra inorganico e organico, con fissazione di percentuali annue di incremento, al fine di:
- migliorare i microclimi urbani;
- aumentare l’alimentazione delle falde idriche riducendo l’impermeabilizzazione dei suoli; - potenziare la fotosintesi clorofilliana per incrementare l’assorbimento CO2. - Valutazione strategica dell’impatto ambientale per qualsiasi intervento sul territorio.
- Uso nell’edilizia di materiali locali, per quanto possibile, e riuso di materiali provenienti dalle demolizioni.
- Recupero delle acque piovane canalizzando i flussi delle grondaie in serbatoi di accumulo per sciacquoni e irrigazione.
- Divieto di costruire parcheggi per edifici destinati ad attività lavorative, divieto totale di sosta nelle strade dei centri storici a eccezione dei residenti e destinazione agli stessi dei parcheggi sotterranei esistenti.
Mobilità
- Riduzione del traffico di merci e persone incentivando:
- il telelavoro;
- l’autoproduzione di merci;
- le filiere corte;
- l’uso individuale e collettivo di automobili pubbliche (car sharing e taxi collettivi)
- l’uso collettivo di automobili private (car pooling, sistema jungo). - Potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico, favorendo i mezzi a trazione elettrica alimentati da reti e affiancando ai mezzi di trasporto collettivi (filobus e tram), mezzi di trasporto pubblico a uso individuale utilizzabili con schede pre-pagate a consumo ricaricabili (sistema amica).
- Raddoppio delle linee ferroviarie a binario unico.
- Incentivazione di filobus alimentati da reti elettriche sul sedime stradale, in modo da poter estendere l’alimentazione anche ad automobili elettriche senza batterie.
- Blocco del traffico privato nei centri urbani.
- Blocco della costruzione di nuove infrastrutture viarie.
- Realizzazione di opere di mitigazione ambientale delle infrastrutture viarie esistenti.
Agricoltura
- Messa al bando degli organismi geneticamente modificati.
- Incentivazioni alle aziende contadine diretto-coltivatrici a conduzione familiare che praticano l’autoproduzione e vendono le eccedenze.
- Eliminazione degli obblighi fiscali e della tenuta di registri contabili per la vendita diretta dei prodotti delle aziende agricole a conduzione familiare che praticano l’autoproduzione e vendono le eccedenze.
- Incentivazione della biodiversità e delle colture biologiche.
- Incentivazione delle aziende agricole nei terreni collinari e montuosi, riconoscendo economicamente il loro ruolo di tutela idrogeologica.
- Incentivazione delle colture no food a fini energetici privilegiando:
- quelle di cui non si utilizzano soltanto le parti a uso energetico (per esempio: i semi oleosi), ma anche le parti destinabili all’alimentazione umana o animale (per esempio: le componenti proteiche)
- quelle che consentono di ridurre i consumi di energia (per esempio la canapa per la coibentazione delle abitazioni) piuttosto di quelle finalizzate a produrre energia (alcol metilico e biodiesel).
Acqua
- Definire una quantità pro-capite giornaliera minima gratuita e far pagare il surplus a costi crescenti in relazione alla crescita dei consumi.
- Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni: obbligo del doppio circuito, acqua potabile per gli usi alimentari e non potabile per gli altri usi, obbligo di usare l’acqua piovana per gli sciacquoni.
- Obbligo del recupero delle acque piovane in vasche di accumulo.
- Incentivazione, dovunque sia possibile, degli impianti di fitodepurazione.
- Ristrutturazione della rete idrica per ridurne le perdite, con gare d’appalto che consentano di trasformare i risparmi sui costi di gestione in quote d’ammortamento degli investimenti (sul modello delle esco)
Istruzione
- Sostituzione degli asili nido con assegni triennali di genitorialità.
- Riduzione del tempo scuola.
Politica
- Limite di 2 mandati elettivi, in assoluto, allo stesso livello istituzionale.
- Restituzione agli elettori della sovranità elettorale sequestrata dai partiti.
- Riduzione degli stipendi dei parlamentari alla media europea.
- Riduzione degli stipendi dei dirigenti di aziende pubbliche, o di aziende private a prevalente capitale pubblico, ai livelli ridotti dei parlamentari.
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