domenica 5 luglio 2015

Chissenefrega del debito

Adesso si può tornare parlare seriamente.
Revisionare i trattati europei, Fiscal Compact in testa, un delirio che ci impedisce persino di riparare le buche delle strade, perché dobbiamo mettere le nostre mancette nel pozzo di San Patrizio del debito pubblico senza mai riuscire a riempirlo. 
Ridiscutere l'euro, sgombrando il campo da posizioni teologiche-dogmatiche, perché non sta scritto da nessuna parte che ci si debba accollare il costo della carta di credito della Germania e quello della benzina del liberismo europeo, senza fiatare.
Considerare finalmente il debito dello stato al netto di mafie, clietele e ruberie politiche, una cosa positiva, perché il debito dello stato è il credito del cittadino.
Considerare l'Europa non un'arena di scontro fra commercialisti di varia provenienza, ma la patria del Welfare e della solidarietà.
Scusate se è poco.

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