venerdì 10 luglio 2015

Qual era il punto del referendum di Tsipras?

Un ragionamento, quello esposto dai compagni, alquanto paradossale
Ad ogni modo, sempre dalla parte dei greci, ma con un certo mal di pancia.
 
Qual era il punto del referendum di Tsipras?
Le nuove proposte del governo greco, pubblicate ieri sera tardi si basano chiaramente su quelle presentate da Jean Claude Juncker lo scorso Giovedi, prima del referendum.
E ha lasciato molti greci frustrati, chiedendo: qual è stato il punto del referendum? Ha lasciato molti osservatori stranieri dire la stessa cosa.
Ecco le risposte più ovvie:
In primo luogo, la speranza del governo greco che un mandato del referendum avrebbe permesso negoziati veloci con i loro creditori, e il rilassamento dei termini, non si è concretizzato. Invece un rinnovato ultimatum si è materializzato. Se non riescono a trovare accordo, la BCE e l'UE collasseranno il sistema bancario greco e li getteranno fuori della zona euro. Infatti, uno dei principali "successi" del referendum è stato quello di scovare quella chiara minaccia, da parte dei politici che non aveva mai ammesso prima.
Il governo greco non ha il mandato di lasciare l'euro, come il voto al NO al 61% domenica scorsa è stato chiaramente ottenuto come un mandato a "stare dentro e combattere" .
In secondo luogo, l'accordo non ha senso economico, senza riduzione del debito. Il referendum, in combinazione con la pressione degli Stati Uniti, sembra aver spinto fondamentali voci europee, tra cui Angela Merkel e Donald Tusk, a aderire in linea di principio alla necessità di una riprofilatura del debito - che è un modo subdolo di cancellare i debiti.
In terzo luogo, esso è ancora a conti fatti redistributivo. Syriza può ancora vendere questo come un programma molto diverso da quelli precedentemente programmati dalla coalizione a guida conservatrice. L'imposta del 29% sulle società è un esempio. Tuttavia fa concessioni in materia di pensioni e in materia di IVA sulle isole, che attualmente godono di uno sconto.
In quarto luogo, è l'opera di Euclide Tsakalatos. Tsakalatos, come vado spiegando da metà gennaio, è esistenzialmente impegnato su due cose: l'adesione all'euro e l'utilizzo del governo per favorire la modernizzazione diffusa e il cambiamento sociale. Lui vuole rimanere al potere - non perderlo a favore di un governo di "tecnocrati".
In quinto luogo, l'accordo arriva con la richiesta di un prestito per effettuare i rimborsi del debito della Grecia per i prossimi tre anni. Se qualcun altro paga i debiti per tre anni, questa è una cosa molto fiscalmente vantaggiosa, e lascia la Grecia con soldi da spendere che non aveva.
Ancora più importante, questo non è un affare fatto. Se passa nel parlamento greco e viene poi rigettato in faccia ai greci esso solidificherà e preparerà la società greca per la Grexit.
Molto probabilmente provocherà alcune dimissioni da Syriza, ma mi è stato detto che la Piattaforma di Sinistra in Syriza prevalentemente lo accetterà. Ma farlo passare in Parlamento non è il problema. Farlo accettare dall'UE è il problema - e lascia molti greci ancora predire che questa è l'ultima scommessa prima la Grexit.
Massimo Torelli Raffaella Bolini Roberto Morea Salvatore Bonadonna Roberto Musacchio Nando Mainardi Eleonora Forenza Valerio Cerretano Alfio Nicotra Antonio Ferraro Fabio Amato

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. ANCH'IO DA GRECO SONO CONFUSO..IL FATTO E' UNO...
    HO PERSO IL 50 PER CENTO DELLA MIO PORTAFOGLIO.
    SE NON AVVESSI COMPRATO UNA MACCHINA NEL 1997 [LANCIA Y], UNA DOPO LA MIA LAUREA NEL 2008 E UNA BICICLETA ''BIANCHI'' ,OGGI NON AVREI POTTUTO COMPRARE NEANCHE QUELLA BICICLETA..E PARLO SUL SERIO.

    RICORDO CHE QUANTO IL 2009 HO COMPRATO LA ''BIANCHI'',IL RIVENDITORE E' RIMASTO SORPRESO DALLA MIA SCELTA ,PERCHE SOLO IO HO PRETESO UNA BICICLETA ITALIANA E ANCORA OGGI MI CHIEDE COME VA..
    IN UN INTERA CITTA DEVE ESSERE SOLO UNA COME QUELLA..
    ALLORA SIGNORI, QUANDO DA 2 STIPENDI ENTRATI IN CASA,UN FIGLIO, E IL 60 PER CENTO DI TASSE ANNUE PAGATE ,CIOE DEVO VIVERE CON 4 STIPENDI TUTTO L ANNO,COME NON SENTIRMI COME I EBREI DEL Aktion t4 di HITLER?

    RispondiElimina
  3. Qualche promessa non verrà mantenuta. Il popolo greco dovrà ancora pagare. "Era il meglio che si potesse ottenere!". Quante speranze spezzate? Chi si occupererà di tenere acceso il fuoco? Stiamo ancora scrutando nel buio.

    RispondiElimina

Il racconto truccato del conflitto previdenziale

di Matteo Bortolon da Il Manifesto   Le pensioni sono sotto attacco. Non a singhiozzo, non in fasi circoscritte: sempre. Tale conclu...