Tutti i giornali italiani ed europei, in genere,
rosicano sul risultato del referendum greco. Compresi quelli
sedicenti di sinistra. Compreso l’Unità appena resuscitato per la
quarta volta. Tutti i giornalisti televisivi, tutti filogovernativi a
sostegno dei loro governi, ormai in gran parte di destra, rosicano e
insultano. Oltre che penoso è quasi divertente vederli arrampicarsi
sugli specchi, ospiti compresi.
Hanno il diktat di fare “terrorismo”
psicologico. Ma il dato greco sul concetto di democrazia ha messo in
luce quanto poco democratica sia diventata l’Europa attuale, se lo
sia mai stata. E quanto poco conti l’Italia, con un altro nano al
governo, ma questo più servile, si capisce. Hai voglia a nascondere,
non lo invitano nemmeno. Hanno bisogno di ragionieri, non di burloni.
Rosicano gli invitati, ben selezionati certamente,
dei talk show televisivi. Si nascondono tutti dietro cifre e
cifre di cui nessuno controlla la veridicità. Ma non importa. Il
problema non è andare a fondo della tematica, ma far paura agli
investitori stranieri (a parte ricomperare tutto e rivendere o
chiudere le nostre imprese maggiori non se ne vedono da anni), ai
risparmiatori, ai piccoli, s’intende, quelli di altro stampo
illegale sono già fuori confini da anni e vengono sempre più
esortati a scappare.
Che terrore non potere più ritirate 50 euro al
giorno al bancomat! Che per trenta giorni fa la cifra, che per quanto
iperbolica, di 1.500 euro, pochi italiani se lo possono permettere,
anche oggi. Ma tant’è, la paura viene inoculata anche a chi non lo
può fare e, non sia mai, non lo potrà fare “nel futuro”, anche
se sanno che non ci sarà. Il ridicolo supera la realtà, o
viceversa.
Le borse crollano? “Bruciano” più miliardi, in
un solo giorno, di quanti basterebbero a risollevare quasi tutte le
finanze pubbliche dei paesi europei messi in difficoltà. Altro che
debito greco. Per molti di quella cultura è meglio la roulette
borsistica. Voi che avete qualche soldo in Borsa meglio riprenderli
subito che farveli “bruciare”, o magari inghiottire dal vorace
popolo greco. Non lasciateli sui conti correnti perché tra poco
verranno taglieggiati. (Ulteriore richiesta all’Italia dal FMI, una
specie di grande madre).
Bisogna punire la Grecia. Il sistema si mette in
moto. Vivono di turismo? Affondiamolo. Che le agenzie disdicano il
maggior numero di eventuali turisti. Malgrado Tsipras abbia
formalmente dichiarato che le banche onoreranno le richieste delle
carte di credito straniere, non importa, bisogna far vincere la
paura. E' un paese in mano ai comunisti, dio sa cosa può succedere.
Sembra stia funzionando, a patto di credere alle balle che ci
raccontano all’unison. Mai la Grecia è stata a “portata
di mano” e accogliente come in questo periodo, dove anche un euro
in entrata diventa oro per tutti. L’importante è prendere per
scemo Tsipras e il suo governo.
Rosicano quei tecnocrati fascisti della Troika,
aumentando all’infinito il numero delle riunioni, senza Renzi per
favore affinché rosichi doppiamente, ormai scoperti a trafficare ai
danni dei popoli europei. Ma soprattutto rosicano perché, siccome
comandano gli statunitensi, dovranno ubbidire e cercare una
soluzione. Soluzione che non c’è, perché non è economica ma
politica. E qui ci rimettono nuovamente la faccia, doppiamente,
perché tutti vedranno che non contano niente. Pensate se gli Usa
possano permettere che la Grecia venga messa fuori dall’Europa e
quindi dalla Nato. Cuccia Merkel e troika!
Eppure tutti i mass media sono in linea con Merkel e
il segugio Hollande per convincere gli altri popoli europei a
cacciare la Grecia, ribelle al triumvirato oligarchico. La tecnica
dello strozzinaggio è proprio quella di “perdere” tempo per
condurre la vittima a miglior sentimenti, e fargli una “proposta
che non potrà rifiutare”. Salvo a far rimanere a bocca asciutta, a
fine mese, anche la BCE di Draghi. Il problema bancario si ferma
proprio lì, dove “non ci sono più soldi”.
In realtà devono cacciare la Grecia. Questo paese
ha dimostrato, per quanto difficile, una fiera alternativa alle
imposizioni teutoniche dell’austerità. E se diventa contagioso?
Non stupisce la virulenza di Rajoy in Spagna, potrebbe toccare subito
a loro. O al Portogallo l’anno prossimo, alla poca orgogliosa
Irlanda, se non alla GB successivamente. Al presidente della
repubblica polacca che “nicchia” e non vorrebbe entrare
nell’euro. Si sono accorti che diventa impossibile uscire poi dalla
trappola. E la teutonica e candida Austria, caduta al livello
economico dei Pigs, che sta verificando come uscire dall’euro? Una
proposta di ddl popolare ha appena raccolto in un baleno le 250.000
firme necessarie. Paese serio. Se il parlamento lo rifiuta si va
direttamente a referendum. Ormai si tratta di impedire che i soldi
dei contribuenti vengano risucchiati all’infinito dalla
speculazione delle banche, dall'austerity imposta da Bruxelles a
carico di famiglie e pensionati, dalle scelte neoliberiste che
avvantaggiano le grandi multinazionali. Fra queste motivazioni c’è
anche l’unica possibilità dei piccoli di sfuggire al prossimo,
coloniale e imminente accordo di libero scambio (TTIP) tra UE e Usa.
E non è poco quando si è vaso di coccio. A noi ci acceca ancora la
presunzione ma non il servilismo.
Con la solita incoerenza. Se lo dice Salvini, va
bene, alla fine è un normale fascista. Se lo dicono i 5Stelle allora
sono matti e non sanno leggere le cifre, poverini. Se lo dice
D’Alema, che gli aiuti greci sono serviti solo a rimborsare le
banche tedesche e francesi, ci si stupisce un po’, chissà dov’era
nel frattempo. Allora parlano gli esperti “bocconiani” di
economia. Dio ne scampi di loro e di quella fucina neoliberista al
servizio di Goldman Sach. Dopo i risultati, ancora parlano e ci
educano sulle loro iperbole, dopo aver subìto illuminanti stages
nelle democratiche, seppur imperiali, istituzioni Usa.
Possono rosicare e insultare tutti quanto vogliono.
Tsipras (e il grande Signor Varoufakis-Cincinnato) ha disegnato un
altro cammino, e alcuni popoli, i più coraggiosi o i più disperati,
vi si stanno incanalando. Ha dimostrato che la chiave, di qualunque
Resistenza ai poteri oligarchici, rimane pur sempre la democrazia.
Mi sa che tutti rosicano e insultano proprio per
questo, statunitensi compresi. Stiamo a guardare, o a sostenere, ma
non possiamo ignorare il primeggiante valore della democrazia,
cardine della Costituzione, sul furto organizzato delle banche.
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