di Giorgio Cremaschi
La Grecia è tornata al punto di partenza come in un beffardo e tragico
gioco dell'oca. Di nuovo deve offrire sangue alla Troika, cioè al grande
capitale tedesco e alla finanza USA. La resa di Tsipras non è servita a
niente altro che a rafforzare il cappio intorno al popolo. Ora ci sarà
un altro giro di corda, mentre il governo prende i soldi degli ospedali
per fare cassa. Chi sosteneva che così la sinistra avrebbe preso tempo
in attesa di non so cosa, è smentito dai fatti. Siryza ha solo preso
disonore e ora è punto e a capo. Intanto l'Austria mette muri e fili
spinati e a deciderlo sono popolari e socialisti, cioè i partiti che
governano l'Unione Europea e quasi tutti i suoi paesi, gli alleati di
Renzi, Hollande, Merkel e persino di Cameron. Che i muri li ha già
messi, anche per noi italiani, per poter vincere il referendum e
mantenere il suo paese nella UE. Cosa che gli ha chiesto fermamente
Obama, spiegando senza troppi giri di parole che se vincesse la Brexit,
se la Gran Bretagna uscisse dalla Unione, andrebbe in crisi Il TTIP e
sarebbe più difficile fare la guerra in Libia... Magari! Bisogna tenere
unita l'Unione Europea in modo da concludere su base continentale
l'affare della vendita dei profughi alla Turchia. Bisogna tenere unita
la UE per poter continuare ovunque le politiche di austerità. Bisogna
tenere unita la UE per fare le guerre in giro. E anche per distruggere
nel suo nome le costituzioni antifasciste. Noi ne sappiamo qualcosa.
Da qualsiasi lato la si prenda, l'Unione Europea si rivela come la sede
dove tutti i mali e le ingiustizie d'Europa si aggravano. L'Unione
Europea è oramai un concentrato di ipocrisie, in una facciata dietro la
quale esiste una sola libertà: quella dei capitali, delle banche, degli
evasori fiscali, delle multinazionali. Per tutto il resto ci sono solo
muri. Se è vero che con la Brexit salta il TTIP dobbiamo solo augurarci
che il SI vinca. Se la Grecia affonda nella schiavitù coloniale, la
Grexit è la sua sola via d'uscita. E se i francesi continueranno la
straordinaria lotta che da settimane dura contro il Jobs act di Hollande,
dovranno scontrarsi con la BCE di Draghi a cui la controriforma del
lavoro è stata promessa. Basta con l'Unione Europea. E non venite a
rompere le scatole con la tiritera sul nazionalismo. Se in Europa
tornano razzismo e fascismo la colpa è solo della Unione Europea,
dell'Euro, delle politiche di austerità, e di tutto ciò che sta
distruggendo le nostre democrazie nel nome del mercato e delle banche.
Basta, sono convinto che il primo popolo che trovasse il coraggio di
dire basta alla Unione Europea aprirebbe la via a tutti gli altri; e
sarebbe una valanga. Basta con la UE, la democrazia e l'eguaglianza
sociale stanno da un' altra parte, andiamo a riprendercele. Italexit.
giovedì 28 aprile 2016
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