lunedì 11 giugno 2012

Caro Vendola, questo è un buon giorno per morire


È un buon giorno per morire. Potrebbe valere in una doppia accezione: è un buon giorno per Nichi Vendola per un suicidio politico, vista la sua estenuante ambiguità, oppure è un buon giorno per il riscatto a costo di perire in battaglia. Scelga lui. Mantenere un nebuloso riserbo sul programma politico e sulle alleanze e una rispettosa distanza da un partito ormai da un pezzo di destra, è un suicidio senza gloria alcuna, oltre che un'offesa alla dignità umana. Di Pietro ha fatto una migliore figura in quella fiera del non detto o del detto per grandi categorie concettuali, alias il nulla metafisico, che è stata il congresso Fiom. Landini e Vendola sono due scadenti tattici e due disastrosi strateghi, perché non hanno capito che è novecentesco anche il loro modo di approcciarsi alla politica. Credono di aver avanti una scacchiera, dove fare prudentemente le proprie mosse, senza scoprirsi più di tanto. L'apparato cognitivo delle masse oggigiorno non è più quello di una volta, la messe di informazioni e la loro decodifica esige la chiarezza del messaggio, perché la velocità e la fruizione dello stesso comporta una decodifica immediata, e ciò che è ritenuto superfluo, poco appetibile o ridondante, viene scartato. Rimane un margine lasciato alla fedeltà  e alla  razionalità, ma in tempi come questi è difficile far ingoiare alla gente l'ambiguità della politica,  spacciandola per razionalità e buon senso. Lascio perdere l'appartenenza di classe e gli interessi di ceto, perché il discorso si farebbe troppo complicato, e comunque in nessun caso l'ambiguità paga.
Vendola vuole usare i guanti con Bersani, il perché lo sa soltanto lui, forse pensa ad un OPA sul Pd, forse vuol dare mostra di avvedutezza e di rassicurante pacatezza ai militanti di questo partito per poi portarli dalla sua parte. Non saprei. Quello che so è che se avesse parlato chiaro sin dall'inizio, dicendo che no, con un partito di destra non si possono fare alleanze, con un partito dichiaratamente liberista che vota Monti c'è una distanza incolmabile, adesso saremmo un bel po' avanti con le idee e con l'entusiasmo. Invece no. Ci vogliamo rendere conto che non è più tempo di né tatticismi  né di tentennamenti? Non possiamo pensare solo ad addolcire la pillola di Monti e della Merkel, bisogna cambiare totalmente prospettiva e farlo in una visione europea: tessere alleanze, convocare le migliori intelligenze mondiali per un'alternativa al monetarismo e alla schiavitù dagli strozzini che ci costringono a chiedere in prestito soldi che prima ci fabbricavamo in casa nostra, senza chiede permesso e senza pagare dazio. Vandola anche tu credi alla favola che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità? 
Siamo ancora in tempo: fai una bella coalizione con partiti e movimenti che ci stanno, di chiaramente che butterai nel cesso la riforma Fornero e il patto di stabilità. Che istituirai il reddito di cittadinanza e creerai a livello europeo le condizioni per un'Europa dei Beni Comuni, o se la cosa ti sembra eccessiva per un Europa che almeno non sia schiava delle banche. 
Io sarò con te e con me ci saranno e altri milioni persone, ne sono certo, e se non  riusciremo a vincere questa battaglia perlomeno avremo combattuto con onore e potremo dire: “questo è un buon giorno per morire”.

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