È
un buon giorno per morire. Potrebbe valere in una doppia accezione: è
un buon giorno per Nichi Vendola per un suicidio politico, vista la sua estenuante ambiguità, oppure è un buon giorno per il riscatto a costo di perire in battaglia. Scelga lui.
Mantenere un nebuloso riserbo sul programma politico e sulle
alleanze e una rispettosa distanza da un partito ormai da un pezzo di
destra, è un suicidio senza gloria alcuna, oltre che un'offesa alla dignità umana. Di
Pietro ha fatto una migliore figura in quella fiera del non detto o
del detto per grandi categorie concettuali, alias il nulla metafisico, che è stata il congresso Fiom.
Landini e Vendola sono due scadenti tattici e due disastrosi
strateghi, perché non hanno capito che è novecentesco anche il loro
modo di approcciarsi alla politica. Credono di aver avanti una
scacchiera, dove fare prudentemente le proprie mosse, senza scoprirsi
più di tanto. L'apparato cognitivo delle masse oggigiorno non è più
quello di una volta, la messe di informazioni e la loro decodifica
esige la chiarezza del messaggio, perché la velocità e la fruizione
dello stesso comporta una decodifica immediata, e ciò che è
ritenuto superfluo, poco appetibile o ridondante, viene scartato.
Rimane un margine lasciato alla fedeltà e alla
razionalità, ma in tempi come questi è difficile far ingoiare
alla gente l'ambiguità della politica, spacciandola per razionalità e buon senso. Lascio perdere l'appartenenza di classe e gli interessi di ceto, perché il discorso si farebbe troppo complicato, e comunque in nessun caso l'ambiguità paga.
Vendola vuole usare i guanti con
Bersani, il perché lo sa soltanto lui, forse pensa ad un OPA sul Pd,
forse vuol dare mostra di avvedutezza e di rassicurante pacatezza ai
militanti di questo partito per poi portarli dalla sua parte. Non
saprei. Quello che so è che se avesse parlato chiaro sin
dall'inizio, dicendo che no, con un partito di destra non si possono
fare alleanze, con un partito dichiaratamente liberista che vota
Monti c'è una distanza incolmabile, adesso saremmo un bel po' avanti
con le idee e con l'entusiasmo. Invece no. Ci vogliamo rendere conto
che non è più tempo di né tatticismi né di tentennamenti? Non possiamo pensare solo ad
addolcire la pillola di Monti e della Merkel, bisogna cambiare
totalmente prospettiva e farlo in una visione europea: tessere
alleanze, convocare le migliori intelligenze mondiali per
un'alternativa al monetarismo e alla schiavitù dagli strozzini che
ci costringono a chiedere in prestito soldi che prima ci fabbricavamo
in casa nostra, senza chiede permesso e senza pagare dazio. Vandola anche tu
credi alla favola che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre
possibilità?
Siamo ancora in tempo: fai una bella coalizione con
partiti e movimenti che ci stanno, di chiaramente che butterai nel
cesso la riforma Fornero e il patto di stabilità. Che istituirai il
reddito di cittadinanza e creerai a livello europeo le condizioni per
un'Europa dei Beni Comuni, o se la cosa ti sembra eccessiva per un
Europa che almeno non sia schiava delle banche.
Io sarò con te e con me ci saranno e altri milioni persone, ne sono certo, e se non riusciremo a vincere questa battaglia perlomeno avremo combattuto con onore e potremo dire: “questo è un buon
giorno per morire”.
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