Ci stiamo facendo infinocchiare con
questa trasposizione del calcio nella politica. Quando si individua un nemico, per di più odioso, incarnato dalla Merkel, e una strana
coincidenza pone l'uno di fronte all'altro tedeschi e italiani nel
pallone, allora la sintonia sentimentale, per sommo culo di Monti e
della sua squadraccia di innominabili, si avvera: viva Mario
(Balotelli), fustigatore dei panzer germanici e viva Mario (Monti),
fustigatore della strega chiattona mangia-crauti.
Fumo negli occhi ovviamente, dove il
tifo diventa un surrogato di diritti negati e delle ingiustizie
macroscopiche di uno dei governi peggiori della storia italiana.
Sono disgustato, ma continuo a tifare
Mario (Balotelli).
Non facciamoci fregare.
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