domenica 24 giugno 2012

Napolitano is not my president


Lo voglio dire con estrema chiarezza: questo presidente non mi rappresenta. Costui non rappresenta direttamente tutti i cittadini, ma un'idea di società, figlia illegittima di una falsa concezione illuministica, che vede nel potere di oligarchie (illuminate) l'unica salvezza per il mondo,  e attraverso questa idea rappresenta una classe sociale e politica e determinati gruppi di potere, e per conto dei medesimi, lo stato. 
Lasciare che il Pdl e la Lega facessero strame delle istituzioni, tacendo colpevolmente sui loro misfatti per falso ossequio ai valori della democrazia e tacciare poi di populismo (leggasi di eresia) chiunque, movimenti o singoli cittadini, osasse mettere in discussione la sacralità del pensiero unico, è indice della non neutralità della persona del presidente rispetto ai cittadini e alle loro forme di rappresentanza e di aggregazione sociale. Il che contraddice i principi basilari della stessa democrazia liberale. Adesso si pretende anche l'intangibilità nei riguardi di uno de poteri dello stato: la magistratura. E' troppo.
Presidente lei non mi rappresenta perché è l'espressione, in piena continuità con i regime  dei secoli passati, dell'Europa dei forti contro l'Europa dei popoli. E' la negazione anche in termini liberali dell'istituzione statale come delegata a rappresentare la sicurezza di tutti gli individui.
Noi cittadini, precari, disoccupati, depredati, spogliati dei diritti, non ci sentiamo al sicuro con uno come lei a rappresentarci. Per questo lei è virtualmente destituito. 

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