Bene, finalmente Bersani ha parlato e
ha detto l'unica cosa che poteva dire, cioè niente. Niente che possa
riguardare chi vuole creare la condizioni per un'alternativa politica
seria, non solo in Italia, ma anche in Europa. Niente che non
sapessimo già, niente di nuovo, né di interessante. “Un ponte fra
progressisti e moderati”, ma vaff...
Tutti sapevano che le sue parole non avevano alcuna importanza perché i fatti valgono pù di qualsiasi parola predicata al vento. Eppure tutti hanno fatto finta che un rituale ipocrita e un volgare trucchetto delle tre carte, degno di un truffatore di mezza tacca, avesse un'importanza esiziale per il destino del paese.
Il Pd è prigioniero di se stesso, ma noi perché dobbiamo essere prigionieri del Pd?
Se Vendola, Di Pietro e
movimenti vogliono stare a questo assurdo teatrino, si accomodino
pure, facciano le primarie “vere”, “aperte” e tanti saluti ai
diritti dei lavoratori e ai diritti in generale. Spero che ALBA si
sottragga a questo trappolone, che nella migliore delle ipotesi
porterà Casini e Bersani al governo insieme, trasformando il
parlamento nel luogo privilegiato di una guerra fra bande e di un
regolamento di conti all'interno del Pd.
Continuate così e Grillo avrà anche
il mio voto, a malincuore certo, ma almeno con l'intima speranza di
non vedere mai più le brutte facce dei D'Alema, dei Bersani, dei
Berlusconi e dei berluschini, delle Camusso, dei due pupazzi itterici
che chiamano sindacalisti, e dei falsi profeti della “sinistra”.
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