Molti dicono che tanti come me non hanno
capito nulla di ciò che stava accedendo, che non avevamo ben
compreso il potenziale di trasformazione e di trasmutazione di senso
che Grillo rappresentava. Non è così. A differenza di altri non ho
mai sottovalutato Grillo, seguo il suo blog dagli inizi e ho
sempre più o meno sommessamente sperato che il fenomeno crescesse e spazzasse via
questa classe politica indegna. Mi rifiuto però di considerare
Grillo come messaggero della storia, perché significherebbe ricadere
in un'idea della storia ormai stantia,
simmetrica a quella che ha portato molti ad arroccarsi su posizioni
superate, dicono alcuni novecentesche. Adesso tutti, persino tipi
come Giulietto Chiesa o Bifo e molti insoppettabili marxisti, per una ragione o per l'altra scoprono
le virtù taumaturgiche di Grillo e parlano con toni profetici.
Ognuno a suo modo, chi per veteroleninismo da avanspettacolo (diamo
consenso al clown così si aprono varchi nuovo per la “lotta di
classe”), chi per l'atmosfera di un nuovo avvento, che naturalmente
avevano capito prima di altri, sono felici di questo sconvolgimento
grillesco. Un giorno quando il fenomeno decadrà faranno a gara a chi
è stato più bravo ad individuarne le debolezze e le contraddizioni.
Poveracci. Personalmente non ho mai creduto nell'avvento delle
moltitudini negriane e prima di allora nemmeno nel sol dell'avvenire
e adesso non credo neanche nella palingenesi grilliana. La storia
non ha nessun disegno e nessuna missione da compiere. Quello che mi
ha sempre interessato dei movimenti è stata la loro capacità di
mutare i paradigmi dominanti e il loro contenuto liberatorio, la loro
capacità di spostare l'ago della bilancia verso la direzione di una
maggiore giustizia nella società, l'unico concetto immutabile che la
storia ci ha regalato. Ecco questo è il punto che mi interessa. Cosa
può produrre Grillo di buono? Di certo può dare una ramazzata ad
una classe politica morente e spostare l'attenzione suo problemi
reali, magari con qualche decisa sterzata in materia di economia e di
ambiente. Lo dico in tutta sincerità il discorso della democrazia
partecipativa mi seduce poco, sarà per un mio vezzo aristocratico,
sarà per il disincanto, ma ci credo poco: le masse sono troppo
volubili, però i fenomeni che si producono grazie al loro movimento
possono sedimentare qualcosa di buono.
Mi dicono, hai sbagliato scommettendo su Ingroia, Rivoluzione Civile è stata un fallimento. Eppure Ingroia ha fallito perché l'enorme potenziale che il suo progetto rappresentava è stato soffocato da operazioni verticistiche, producendo un pastrocchio poco attraente. Alla fine per quanto mi riguarda ho votato quello che c'era, una scelta coerente dal mio punto di vista, sebbene non pura al cento per cento. Ciò non vuol dire che quel potenziale sia sparito, è semplicemente andato in prestito a Grillo, ma rimane energia pura, difficilmente comprimibile. I milioni dei movimenti per i beni comuni e per la pace sono sempre lì, non scordiamocelo. Rivoluzione Civile doveva servire ad aumentare ancora di più la forza d'urto del movimento grillino, aggiungendo a questo movimento sfumature diverse e a tratti più marcate, per quello l'ho concepita non per altro.
Vedremo se tutta l'energia bene-comunista resterà con Grillo o trasmigrerà altrove, l'importante ora è che ci si muova dal pantano, poi si vedrà.
Non dimentichiamo un piccolo, insignificante particolare: c'è ancora una destra che muove le sue pedine è non è affatto morta. Attenzione a non sottovalutarla.
Mi dicono, hai sbagliato scommettendo su Ingroia, Rivoluzione Civile è stata un fallimento. Eppure Ingroia ha fallito perché l'enorme potenziale che il suo progetto rappresentava è stato soffocato da operazioni verticistiche, producendo un pastrocchio poco attraente. Alla fine per quanto mi riguarda ho votato quello che c'era, una scelta coerente dal mio punto di vista, sebbene non pura al cento per cento. Ciò non vuol dire che quel potenziale sia sparito, è semplicemente andato in prestito a Grillo, ma rimane energia pura, difficilmente comprimibile. I milioni dei movimenti per i beni comuni e per la pace sono sempre lì, non scordiamocelo. Rivoluzione Civile doveva servire ad aumentare ancora di più la forza d'urto del movimento grillino, aggiungendo a questo movimento sfumature diverse e a tratti più marcate, per quello l'ho concepita non per altro.
Vedremo se tutta l'energia bene-comunista resterà con Grillo o trasmigrerà altrove, l'importante ora è che ci si muova dal pantano, poi si vedrà.
Non dimentichiamo un piccolo, insignificante particolare: c'è ancora una destra che muove le sue pedine è non è affatto morta. Attenzione a non sottovalutarla.
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