sabato 24 marzo 2012

Il tassello mancante e lo scacco matto a Bersani

Qual è il tassello mancante? Si chiede Travaglio nell’editoriale di ieri. In sostanza perché chi aveva la mossa dello scacco matto contro il re porcello e gli bastava solo  muovere un pezzo sulla scacchiera, si trova lui stesso sotto scacco? Bersani aveva una pistola puntata alla tempia? Gruppo Bildegerg, illuminati, CIA, FMI, Vaticano e chi più ne ha più ne metta, lo hanno minacciato di morte? Una vera manna per i complottisti. Noi  però non siamo complottisti, siamo gente animata da uno spirito razionale, e ci chiediamo quale ragione spinge un partito al suicidio? Siamo alla resa dei conti, ormai il Pd non ha scampo, se è vero che qualcuno ha manovrato per causarne  all’implosione ci è riuscito e non ci è voluto neanche tanto, poiché “l’unione delle diverse sensibilità” all’interno di un grande partito moderno, è  una pura bestialità. Lo avevano capito tutti che prima o poi gli ex democristiani sarebbero tornati all’ovile non appena ne avessero costruito uno. Voglio però concedere il beneficio del dubbio all’onorevole Bersani. C’è il caso che egli sia solo  la vittima sacrificale di un gioco più grande di lui e che sia stato manovrato da volponi della politica, placidi gattopardi che fanno parte di una confraternita che da più di un secolo si è votata alla missione  di impedire qualsiasi reale cambiamento nel nostro paese. Lo dica con estrema franchezza, faccia outing: “sono stato un fesso, ma adesso basta”.  Non accetti le regole del gioco, faccia saltare il tavolo, o con me o contro di me, altrimenti se scissione deve essere scissione sia (tanto si farà lo stesso), ma almeno  sarebbe una scissione voluta, non subita. L’alternativa è uno stillicidio penoso con lo smottamento progressivo di pezzi del partito  verso l’asse casinian-montian-berlusconiano, benedetto dalla curia e la messa all’angolo della “sinistra” del partito, ridotta alla nullità politica.

Bersani si liberi dei Fioroni, dei Letta, dei Gentiloni e compagnia,  si sentirà molto meglio e non dovrà  più vergognarsi quando andrà a cena con i suoi amici socialisti d’oltralpe e magari se la smetterà di fare la Thatcher della Romagna, può darsi che con la sinistra e la società civile, sempre se lo rivorremo, vincerà pure la partita.

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