Parallelamente si svolgerà il NO-Monti Day, una manifestazione contro le politiche liberiste del governo Monti, organizzata da varie sigle della sinista e dai movimenti.
Salvo ulteriori sviste dovute a carenza di informazioni, questo è quanto.
Lo sciopero della sanità è importante, non solo per gli ovvi contenuti di opposizione ai tagli sempre maggiori al comparto sanitario, che mettono in ginocchio la sanità pubblica e l'erogazione di servizi essenziali, con la conseguenza di favorire il privato, ma anche perché, unitamente alla manifestazione anti-Monti, esprime un minimo segnale di ripresa dei parametri vitali di una società civile, al momento in piena depressione e profondamente astenica.
Entrambe le manifestazioni sono importanti, eppure tanto più sono importanti, tanto meno sono pubblicizzate, e questo è inspiegabile. Si ha l'impressione che la convinzione generale sia quella che non valga la pena investire troppo in qualcosa che potrebbe rivelarsi una fallimento. Ovviamente questo è il meccanismo classico per cui si determinano i fallimenti.
Credo purtroppo che alla base di tutto ci sia un retro-pensiero pericoloso che riflette la consapevolezza che i vincoli imposti dall'Europa possano rappresentare una trappola dalla quale è impossibile sfuggire.
Un sentimento depressivo davvero pericoloso.
Per questo motivo occorre sprecare un po' di energie per far capire alla gente che l'agenda Monti non è vangelo e che ci sono alternative credibili. Già ma quali?
Barnard con la sua MMT è l'unico che mostra sicurezza e fornisce una teoria organica alternativa al "neoclassicismo" montiano. Gli altri balbettano. Queste cose si notano e non promettono niente di buono.
Alla sicurezza messianica di Barnard in una MMT tanto salvifica quanto (dagli MMTers nostrani) abbastanza fraintesa/incompresa, preferisco quelle ragionate dei vari Borghi, Bagnai, Cesaratto ecc. Ma né costoro né Barnard esprimono, o sono in grado di condizionare, una qualunque forza politica che si faccia carico di rovesciare l'approccio montiano (neoliberista) nella ricerca delle soluzioni.
RispondiEliminaD'altra parte Monti, in quanto puntiglioso esecutore, è solo un aspetto del problema; un aspetto più grave è la disinformazione curata dai grandi media, che impedisce ai cittadini/sudditi l'uso del pensiero critico (ce lo chiede l'Europa, punto)e nasconde la deriva antidemocratica e antisociale delle mandanti (di Monti)istituzioni europee (quelle che contano, intendo, non quelle che deliberano sulla scadenza delle mozzarelle).
Bagani definisce la MMT, senza l'intento di banalizzarla una "teoria standard dell'economia". Una cosa semplice e non rivoluzionaria in definitiva, ma forse è proprio di una semplice alernativa alla terrificante semplicità del liberismo che abbiamo bisogno. Non so se la MMT sia la strada giusta. Se ne discuta e poi i partiti e i movimenti facciano la loro scelta. D'accordo sul fatto cche non esista una forza politica in grado di rovesciare l'approccio neoliberista montiano,ma quel che peggio non esiste in Europa una voce almeno percebile che si opponga al liberismo e indichi percorsi diversi. Da qualche parte però bisognerà cominciare. Perché non in Italia?
RispondiElimina