Tonino D’Orazio
La sparata di Monti sia
contro il Pdl di Berlusconi che il Pd di Bersani è di una verità
drammatica. Piena della solita alterigia: “mi avete sostenuto fino
ad oggi ed ora siete contro di me?”. Mi cercate per un continuo
approccio e sostegno alla mia agenda che pure ha salvato l’Italia
dei ricchi, (anche se tutti
gli indicatori economici e sociali ci dicono il contrario), come
nelle altre precedenti crisi decennali. Stupendo e veritiero ricatto.
I due partiti maggiori sono nudi.
Uno il Pdl perché ha
votato e fatto votare tutto quello che la banda dei tecnocrati al
governo voleva, o che altri paesi e le rapinatrici banche volevano
fosse fatto. Avete notato il pilotaggio dello spread a livello da far
cantare vittoria a Monti in campagna elettorale? Sarà veramente un
imbroglio come dicono sia Berlusconi che Grillo? Il Pd perché non ha
avuto il coraggio di andare subito alle elezioni nel settembre del
2011, frenato dal tattico Napolitano. Oggi molto silenzioso di fronte
al disastro sociale ed economico italiano e alla sua impossibilità
di reagire e orientare politicamente. L’ha fatto per le destre, ora
come si fa a sostenere ufficialmente il Pd in campagna elettorale?
Soprattutto se la Chiesa,
con la solita ipocrisia, ci rimette del suo. I partiti, "se
credono in un riformismo pieno e rispettoso delle persone, devono
comprendere nei loro programmi e nelle loro agende, alcuni principi
di fondo quali il diritto al lavoro, la tutela dello Stato sociale e
democratico contrastando la sua erosione, i tentativi di abbatterlo e
la crescita delle diseguaglianze". Sostenere Monti indicandogli
il programma. Esattamente ciò che non ha fatto e non potrà fare, ma
può sempre dirlo. Le vie del Signore sono infinite. E un nuovo
Messia potrebbe anche nascere sulle macerie della seconda repubblica.
Fa parte dell’arroganza del vecchio tecnocrate: “Mi sento
pioniere della politica”. Ha imparato ovviamente che bisogna
cambiare legge elettorale per poter comandare veramente.
Presidenzialismo, per lui, e fuori tutte le ali. Da questo punto di
vista mi sembra che in questi anni il fondo non si possa ancora
toccare e dio ci liberi da una terza repubblica siffatta. Il loro
numero e l’accelerazione delle repubbliche per non cambiare nulla
non mi sembra riformista per niente. Vi sono in giro troppi padri
della patria. E poi bisogna bloccare “il nuovo Gesù detto Beppe
Grillo” (Parola di Casaleggio).
Il Papa chiama anche ad
un cambio di ideale. Ormai il bene comune non sono i “beni comuni”
ma la pace. Mai siamo stati così in guerra come in quest’ultimo
decennio. E siamo pronti, dopo la Libia, ad altre eventualità come
la Siria e magari anche l’Iran se non si sbrigano ad avere il
deterrente atomico della morte che potrebbe frenarci. Altrimenti
perché acquistare 100 bombardieri di “nuova generazione”? Chi
dobbiamo bombardare per “difenderci” in anticipo?
L’appello più patetico
viene fatto a Monti sulla questione del lavoro. Gli si consiglia di
farne campagna elettorale. Dovrebbe scaricare la Fornero che ha
ribadito che il lavoro non è un diritto dimostrando di non aver
letto nemmeno l’articolo uno della Costituzione del paese che la
strapaga. il Pontefice dice che “e' un bene fondamentale e non un
optional, come farebbe intendere la nuova dottrina del capitalismo
finanziario. Pertanto, occorre promuovere politiche attive del lavoro
per tutti e la politica non deve puntare all'abbattimento dello stato
sociale e democratico, erodendo i diritti sociali, pena la crescita
delle diseguaglianze e il conseguente indebolimento della democrazia
partecipativa. Senza i diritti sociali, non sono fruibili i diritti
civili e politici". Si fosse iscritto alla Fiom-Cgil?
Evidentemente no. Chiede di salvare lo stato sociale adesso che è
distrutto strutturalmente anche per il futuro, tanto che nessuno
propone di rispolverarlo e adeguarlo meglio. Ed è per questo che non
è credibile, però non ci si può aspettare che sia un bugiardo o un
demagogo populista anche lui. Anche se è una moda consolidata penso
ne dovremmo avere un po’ meno in questo paese. Non potrebbe essere
un assist boomerang? Magari per dare ossigeno a Casini,
schiacciato tra le varie destre?
“Ulteriore taglio alle
spese”. Il nostro sarà un paese in cui attecchisce facilmente il
populismo però adesso ci si aggiunge anche un non meglio definito
sadomasochismo. Dietro questa formula, fino ad oggi, le spese erano
rappresentate per milioni di persone dalla perdita del potere
d’acquisto delle misere pensioni, dalla straricchezza del possesso
della propria casa dopo anni di sacrificati mutui, dai contratti
nazionali troppo ricchi che facevano vivere i lavoratori al di sopra
dei loro mezzi e nel mondo dei sogni, dall’aumento delle tasse
racimolandole sui consumi tramite l’aumento dell’Iva e accise
varie, dall’aumento incredibile della disoccupazione soprattutto
quella giovanile e femminile (malgrado vadano via dall’Italia
200.000 italiani all’anno da tre anni, non più conteggiati), dallo
spreco delle spese per la ricerca (unica vera ricchezza italiana) e
per la scuola (“provate a vedere quanto costa l’ignoranza per un
paese”).
Ulteriori
privatizzazioni, che loro, Berlusconi compreso ma non solo, chiamano
liberalizzazioni. C’è rimasto veramente poco di pubblico che dia
latte, o denaro fresco, quotidiano a fiumi. I monopoli pubblici sono
già diventati privati, sin dal primo Prodi. L’agroalimentare è
totalmente in mano francese e da oggi forse anche l’Alitalia,
quella senza debiti, perché questi passivi vengono pagati da noi. Ci
rimane da vendere, meglio da regalare per quattro spiccioli,
l’Inps-Inail, la Cassa Depositi e vedere come appropriarsi dei
libretti di piccolo risparmio dei pensionati. Gli immobili, per quel
che valgono oggi sono a buon prezzo, ma la rivendita a plus valore
risulta troppo in là per essere un affare.
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