giovedì 10 maggio 2012

I kamikaze della destra "austeritaria"


Si ha l'impressione che quelli della destra “austeritaria” come Sarkosy, Rajoy, Monti, Camerun, Papademos ed altri potenti, siano una sorta di kamikaze mandati da un certo capitalismo di rapina a farsi saltare in aria in mezzo alla folla. Come non vedere diversamente al loro politica se non come un'impresa suicida? Tecnici come Monti e Papademos a parte, ai quali almeno apparentemente non interessa la carriera politica, i politici fautori dell'austerità  hanno poco da investire sul loro futuro. Anche Sarkosy sapeva di essere in scadenza e aveva come unica ancora di salvezza la Merkel e una parte della grande finanza. Sarkosy ha accettato il suolo di tagliatore di teste e di kamikaze probabilmente perché non gli hanno dato altra scelta. Diverso il caso della Merkel, che proprio sulla politica di austerità ha lucrato a man bassa. La grande Germania ha ancora radici salde. Cosa possono sperare i vari Rajoy e Camerun a questo punto? Non credo che dopo essersi fatti saltare per aria e causato un gran numero di vittime civili, possano sperare di essere rieletti. Viene da dire, ma chi gliela fatto fare?
Hollande almeno a quanto sembra non pare disposto a farsi arruolare come martire, sebbene a essere sincero non nutro grandi speranze nemmeno in lui, che vedo come il rappresentante di quella parte del capitalismo ostile all'austerità – la velata critica alle politiche di austerity di Christine Lagarde sono forse un indizio significativo di questo conflitto intracapitalistico – ma almeno non è un kamikaze. 
Che sbocco ci può essere in una situazione del genere se non il totalitarismo?
Almeno su questo Grillo potrebbe aver ragione. 

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