sabato 19 maggio 2012

Questo attentato...


Qualunque sia il motivo, qualunque risposta alla fatidica domanda, cui prodest possiamo dare, ciò che è successo a Brindisi è il ripresentarsi di una malattia cancrenosa, solo temporanemante intorpidita, che affligge l'Italia da decenni, una malattia che ha seminato morti e ridato fiato alle forze peggiori di questo paese.
Questo attentato, che ha stroncato una giovane vita e ha devastato altri giovani vite, è una spia di ciò che sta accedendo, ci fa capire he ci troviamo come nel 68 e negli anni immediatamente successivi in un momento di svolta, una svolta pericolosa per certi equilibri di potere, che da sempre hanno fatto dell'Italia una zona franca per disonesti di tutte le risme, politici senza scrupoli, fascisti e mafiosi. Tutti noi sappiamo come Pasolini, chi sono gli artefici di questa situazione, non occorrono nomi.
Questo attentato ci fa intendere che siamo alla viglia di cambiamenti epocali, un'intera classe politica potrebbe finalmente essere spazzata via, molti potenti potrebbero perdere il loro scettro e con la loro caduta crollerebbe un intero sistema di atrocità e di menzogne.
Questo attentato ci dice che dobbiamo andare avanti e non lasciarci intidimidire né tantomeno dare l'opportunità a questo sitema di potersi ricompattarsi in nome dell'emergenza, per consentirgli di finire il lavoro sporco che i mercati gli hanno assegnato. Dobbiamo andare avanti e spazzare via una volta per tutte una classe politica che ha sempre coperto e difeso i mandanti delle stragi e custodito gelosamente i suoi segreti. La storia ci dice che nulla è cambiato, continueranno a volere il nostro sangue. 


Nessun commento:

Posta un commento

Il racconto truccato del conflitto previdenziale

di Matteo Bortolon da Il Manifesto   Le pensioni sono sotto attacco. Non a singhiozzo, non in fasi circoscritte: sempre. Tale conclu...