giovedì 17 maggio 2012

Un Pd da rottamare 6


Vendola, va bene dialogare con tutte le liste civiche di sinistra e con chiunque sia espressione di una politica antiliberista, ecologista, per i diritti ecc. Sono anche contento di sentire che waiting for Casini è come waiting for Godot, ma perché tu ti ostini alla stessa maniera ad aspettare Bersani? E perché vuoi escludere Rifondazione da un futura compagine di governo, per fare un favore a Veltroni? Il Pd una sua scelta di campo l'ha già fatta, ed è antitetica alla nostra, e non parlo solo di Monti, parlo di una visione politico-economica che di fatto lo colloca fra le schiere dei neoliberisti, cioè dei massacratori dello stato sociale e propugnatori di una politica economica suicida, che agisce in base alla logica dello sconfiggere la malattia a costo di uccidere il paziente. Avere il Pd dalla nostra parte significa conquistare i suoi elettori e non fare patti con i suoi burocrati corrotti. L'esperienza di questi ultimi anni non ti ha insegnato nulla? Abbiamo sempre perso per mancanza di coraggio e di chiarezza e perché abbiamo ceduto al ricatto della scelta del meno peggio come unica scelta saggia e responsabile, che aveva come corollario l'enorme stupidità della rincorsa del centro moderato. Tutte cose che nascondevano in realtà l'impossibilità da parte del Pd di svincolarsi da logiche consociative e dall'incapacità di resistere alle lusinghe delle sirene del neoliberismo. Come credi che sarà governare col Pd? Che peso avrà questo partito nel dettare comportamenti tesi ad “maggiore senso di responsabilità?”. Fino a dove si spingerà questo senso di responsabilità? Fino a dover digerire la prossima guerra, magari contro l'Iran? Fino ad accettare che non siano toccate le spese per gli armamenti, comprese quelle per dei bidoni come gli F35? Fino a tenere conto della “sensibilità dell'anima cattolica del partito”, che significa niente diritti per coppie di fatto per omosessuali, niente testamento biologico, niente eutanasia. Fino al dover ingoiare quel tanto che basta di privatizzazioni e liberalizzazioni, perché ce lo chiede l'Europa? Fino a mantenere una legge iniqua sull'età pensionabile che costringe la gente ad andare in pensione a 70 anni. Fino a quando? Potrei andare avanti fino a domattina, ma credo che il senso sia chiaro. Si può anche governare con questa gente a patto di rinunciare a un serio cambiamento di rotta sulla politica economica e sui diritti. A questo punto avremmo perso anche vincendo le elezioni. Chi ce lo fa fare?
A mio modestissimo avviso la strategia vincente consiste nel lasciare che il PD vada per la sua strada e formi una coalizione di moderati che tanto gli piace, in modo da lasciare il campo, alle prossime elezioni, ad una destra(il Pd) e ad una sinistra seria alleata dei movimenti, con i rimasugli del Pdl e Udc ce la loro ciurma di corrotti, nani e ballerine a fare da terzo incomodo in una posizione minoritaria.
Per quanto mi riguarda spero che nessun movimento voglia allearsi col Pd. Grillo ha ragione anche su questo, sono morti, lasciamo in pace i morti.


Nessun commento:

Posta un commento

Il racconto truccato del conflitto previdenziale

di Matteo Bortolon da Il Manifesto   Le pensioni sono sotto attacco. Non a singhiozzo, non in fasi circoscritte: sempre. Tale conclu...